
(Foto di Foto di repertorio)
Cantù Lo scorso 8 ottobre l’ultimo episodio di una lunga serie di maltrattamenti
Cantù
La chiamata alla centrale operativa dei carabinieri della stazione di Cantù, era arrivata proprio dalla madre quarantottenne di un ragazzo di 24 anni, aggredita dal figlio convivente all’interno della loro casa.
Nella giornata dell’8 agosto, anche se i fatti sono stati resi noti solo oggi, i militari dell’Arma avevano dovuto quindi fare un intervento di urgenza in un appartamento del centro di Cantù per riportare alla calma l’aggressore, di cui non possiamo fornire le generalità per tutelare l’anonimato della vittima di questo ennesimo fascicolo di maltrattamenti in famiglia, reato che rientra tra quelli che fanno riferimento alle procedure del “codice rosso”.
Da quanto è stato possibile ricostruire, dopo aver sentito il genitore – che comunque non ha voluto sporgere denuncia contro il figlio – il giovane, pare in evidente stato di ubriachezza, aveva prima picchiato con calci e pugni la propria madre (per motivi che non sono noti) all’interno della loro abitazione (dove convivevano) per poi cercare anche di strangolarla prendendola per il collo con le mani.
Nel corso dell’intervento, la madre - che non si era fatta refertare dal pronto soccorso - aveva poi riferito ai carabinieri anche di passate aggressioni, sempre da parte del figlio, atti violenti anche questi non denunciati. I militari dell’Arma hanno comunque proceduto, denunciando il ragazzo alla Procura di Como per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia.
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