Tentano un furto in casa e poi scappano. I cittadini in strada a caccia dei ladri

Capiago Intimiano Momenti di tensione l’altra sera in via Monticello dopo un colpo fallito. I banditi avevano usato un seghetto, ma la serratura ha retto: la gente li ha cercati con le torce

I ladri, arrivati con un seghetto tagliente, hanno iniziato ad armeggiare nel giardino di una casa di Intimiano. Ma hanno dovuto desistere poco dopo: da un residente, è partito l’allarme via smartphone. Che ha segnalato a tutta la strada la presenza di chi è arrivato con il buio per rubare negli appartamenti. E con il tam tam sui cellulari, in tanti sono usciti di casa. Per andare, torce in mano, a controllare i giardini.

L’allarme alle 21,30

È successo l’altra sera, verso le 21.30, in via Monticello: una traversa di via Vittorio Emanuele II, la strada di rilevanza provinciale che unisce la parte centrale di Intimiano - dove si trova la chiesa parrocchiale di San Leonardo - con Montorfano.

Si tratta di una zona già interessata da diversi furti. In questi mesi e non solo: in questi ultimi anni. Tant’è che qualcuno sospetta dell’esistenza di un ladro a chilometro zero, che conosce bene il quartiere.

Il rumore provocato dai ladri con il seghetto non è passato inosservato. E c’è chi, oltre ad allertare le forze dell’ordine, ha avvertito l’intera via. Infatti, come riferito dagli stessi residenti, in via Monticello è stato creato uno specifico gruppo WhatsApp. E l’allarme lanciato dal vicino ha avuto come conseguenza l’attivazione immediata di tanti residenti. Che, con la torcia all’esterno della rispettiva proprietà, probabilmente hanno messo in difficoltà chi aveva intenzione di entrare nelle case.

Proprio in queste settimane, si parla di gruppi ufficiali WhatsApp che il Comune potrebbe introdurre - per ora, è solo un’ipotesi - in caso di adesione all’associazione del Controllo del Vicinato. Al momento, dal municipio è stato manifestato un interessamento. Bene specificare che obiettivo dei gruppi WhatsApp del Controllo del Vicinato è di segnalare movimenti sospetti, come quelli dell’altra sera. Restando però all’interno delle proprie abitazioni.

Il precedente

Soltanto pochi giorni fa, si era registrato un altro tentato furto a breve distanza, in via Regina Margherita. Il ladro, passando anche attraverso il tetto, aveva rotto l’infisso di una finestra, e poi era scappato: un sistema meccanico di sicurezza, infatti, aveva ostacolato l’apertura. Orario simile: in quel caso, verso le 22.20, quando in casa c’erano tutti. Il proprietario, ad esempio, era in camera da letto con la tivù accesa: indicativo del livello di rischio con cui i ladri avevano tentato l’effrazione: difficile non accorgersi della presenza della famiglia, a un orario in cui poi, molti, sono in effetti a casa.

A fine gennaio, c’era stata una serie di furti. In via Regina Margherita, i ladri si erano chiusi a chiave in uno dei bagni della casa: il proprietario, nel tentativo di entrare - semplicemente per la doccia del dopolavoro - si era reso conto che c’era qualcuno. Buttata giù la porta, i ladri, in due, magri, con vestiti scuri, erano scappati. Proprio in via Monticello, avevano utilizzato un trapano a mano per girare con facilità la maniglia di due diverse portafinestre, ed entrare così in due diversi appartamenti.

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