Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 11 Novembre 2025
Tentato stupro al supermercato: «Così ho catturato l’aggressore»
Cantù Si chiama Fabio ed è il direttore del discount teatro della violenza a una commessa
Cantù
«Non voglio foto e non voglio il nome per esteso: non sono un eroe, ho fatto quello che avrebbero fatto anche altri».
Prima di parlare, Fabio, 41 anni, detta le sue condizioni; condizioni che non fatichiamo ad accettare.
D’altronde, se chi ha aggredito la commessa del market è in manette, il merito è anche suo, del direttore del discount In’s di via Milano, a Cantù. Ma non vuole le luci dei riflettori: per lui era giusto intervenire ed è intervenuto. Punto.
«Allucinante - scuote la testa - per tentare uno stupro in quel modo, la domenica mattina, ben prima dell’orario dell’apertura del nostro supermercato, con una conoscenza così approfondita di alcuni aspetti, uno deve aver pianificato e studiato tutto già in precedenza. Direi che è stato qualcosa di assolutamente premeditato».
Poi rievoca la drammatica mattinata di domenica scorsa: «La nostra commessa, da sola, arrivata qui per aprire, è riuscita a mettere in fuga chi l’ha aggredita. Io invece ero a casa, nel mio giorno di riposo. Quando la ragazza mi ha chiamato per dirmi che cosa era successo, ho subito preso l’auto. E ho incrociato questo che camminava a passo svelto. L’ho riconosciuto: ho messo la macchina di traverso e l’ho bloccato. La gente non capiva. Qualcuno mi diceva di lasciarlo andare. Ho detto: “Sono il direttore dell’In’s: ha provato a violentare una nostra commessa. Chiamate i Carabinieri: io ho le mani bloccate. Devo tenerlo fermo”».
È questa dunque la ricostruzione minuta e corretta (rispetto alle frammentarie informazioni raccolte subito dopo il fatto) di quanto accaduto domenica in via Milano, quando una 23enne, poco dopo le 8, è stata assalita, semispogliata e palpeggiata da un 44enne pakistano, irregolare in Italia, poi arrestato per violenza sessuale: aveva già avuto guai simili, in passato.
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