Tragedia a Inverigo, è sconvolta la sorella dell’uomo che si è tolto la vita dopo aver sparato all’ex compagna: «Perché? Non doveva finire così»

Il caso La testimonianza della sorella arriva sui social, dopo che Maurizio si è tolto la vita nella casa in cui si era barricato con l’ex compagna e le figlie di sei e otto anni. «Mi hai spezzato il cuore»

«Mi hai spezzato il cuore: perché hai fatto questo gesto?».

È lo straziante pensiero che Pina Beghè, sorella di Maurizio, ha scritto sulla pagina Facebook dell’uomo di 61 anni che venerdì pomeriggio si è ucciso in via Roma a Cremnago di Inverigo.

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Il messaggio è successivo all’ultimo scritto giovedì dal fratello, il giorno prima della tragedia che, a posteriori, lasciava presagire il tragico epilogo: «Addio amici e non; conoscenti e non: non mi vedrete più né su Facebook né da altre parti. Spero che alcuni, ogni tanto, mi ricorderanno. Vi voglio bene».

Forse un ultimo disperato grido di aiuto di un uomo travolto dagli eventi e dalla drammatica situazione. Un messaggio che però fa capire che l’azione era stata pensata e forse anche organizzata e non è stata frutto di un attimo di follia. La sorella Pina abita a Carrara, città di origine anche della ex compagna del fratello, dove ha appreso la tragica notizia dai media.

«Una brutta notizia -come ha scritto -che mi ha spezzato il cuore». E poi la domanda che purtroppo resterà per sempre senza risposta: «Perché hai fatto questo gesto? Adesso anche tu mi hai lasciato fratello». Il messaggio prosegue con il grande rammarico per il tragico epilogo che poteva avere un’altra conclusione. «Non doveva andare così: non ne valeva la pena -ha scritto Pina che conclude con parole di grande affetto per il fratello - Sarai per sempre nel mio cuore. Riposa in pace: ti vorrò sempre bene».

Nessun commento al messaggio. Sulla stessa pagina sono comparsi altri due ricordi, di amici. Uno in particolare, da parte di una donna, è al tempo stesso, struggente ma anche ironico: «Riposa in pace “testone”: sarai sempre nei nostri cuori». La vicenda ha sconvolto Cremnago anche se nessuno ha voglia di parlare.

Tanto meno i vicini di casa, che respingono con decisione le domande. In quel tratto di corte, è rimasto tutto come era venerdì pomeriggio. I vasi di fiori alla finestra sopra la porta d’ingresso, quella dalla quale la figlia maggiore della coppia ha gettato ai Carabinieri le chiavi di casa, a raccontare di una normalità che invece è stata spezzata per sempre.

Il caldo sole primaverile illumina la scena, quasi a voler scacciare l’incubo vissuto venerdì pomeriggio in un tranquillo lembo della provincia comasca.

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