Trovano un orologio nel parco e lo riconsegnano. Premiata l’onestà di due giovani: «Non cambiate, siete un esempio»

Cermenate Sasha e Nicolò accolti a Villa Clerici dal sindaco e assessori. Il grazie della figlia della proprietaria dell’orologio trovato e consegnato

Sono giovani, giovanissimi, devono ancora crescere e diventare ciò che desiderano.

Ma una raccomandazione gli arriva chiara: «Non cambiate mai». Perché il loro gesto, che proprio non pensavano generasse una simile reazione, è un bell’esempio per tanti coetanei che, troppo spesso, finiscono in cronaca per motivi sbagliati.

Invece Sasha Boffi, di 18 anni, e Nicolò Rocco Corrado, di 12, hanno fatto parlare di sé perché hanno trovato un orologio nel parco Scalabrini, vicino a una panchina, e l’hanno consegnato alla polizia locale, che visionando le immagini del sistema di sicurezza è riuscita a rintracciare la legittima proprietaria. Felice e commossa, perché quell’oggetto è un ricordo del marito.

L’episodio

L’episodio risale a un paio di settimane fa e ieri il sindaco Luciano Pizzuttoha voluto incontrare i due ragazzi in municipio, per premiarli per il loro comportamento.

Ad accoglierli in Villa Clerici, accompagnati dai familiari giustamente orgogliosi, oltre al primo cittadino hanno trovato buona parte della giunta. Proprio ieri mattina Giuseppina Ascione, figlia della proprietaria dell’orologio, ha inviato una bella lettera, nella quale spiega «siamo immensamente grati» per aver recuperato un oggetto carico di care memorie, e ancora più felici dopo aver saputo che a raccoglierlo e consegnarlo sono stati due ragazzi.

«Restate sempre così – il suo appello affettuoso – non perdete questa nobiltà d’animo, neppure quando vi diranno che il mondo è cattivo». Il sindaco Pizzutto ha consegnato loro una copia del messaggio e un encomio ufficiale da parte del Comune, «perché la sensibilità di questo gesto – vi si legge – possa essere di esempio per tutti i giovani cermentaesi».

Anche lui ha chiesto ai due giovani di non cambiare mai, sottolineando quanto tutta l’amministrazione abbia apprezzato il loro comportamento. Un po’ stupiti, Sasha e Nicolò, che non se l’aspettavano una simile reazione.

Il racconto

E, con onestà vera e senza trucchi, raccontano cos’è accaduto quel giorno: «Abbiamo visto qualcosa che luccicava sotto le foglie e abbiamo trovato l’orologio. Per un istante abbiamo anche pensato di tenerlo, ma poi abbiamo capito che era un oggetto di valore e che per chi l’aveva perso magari aveva un grande significato, quindi era giusto restituirlo. Volevamo andare dai carabinieri, ma dato che la polizia locale era qui vicino l’abbiamo portato subito qui».

Un bel gesto, che ha fatto tanto rumore. «Forse – riflettono – perché non è più naturale che succeda, al mondo ci sono tante persone che l’avrebbero tenuto o buttato via, non si sarebbero preoccupati. Siamo contenti di averlo consegnato e che la signora l’abbia riavuto».

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