Un secolo di storia: chiude l’alimentari Valtorta e ora il cibo sarà consegnato a casa dai volontari

CucciagoGiù la saracinesca dopo 103 anni. Da ultimare la ristrutturazione. Rete d’assistenza con la regia del Comune in attesa di trovare nuovi gestori

Dopo oltre un secolo ha chiuso l’Alimentari Valtorta: l’ultimo giorno è stato ieri, mercoledì 7 dicembre. Aprì nel gennaio del 1919, al termine della Prima Guerra Mondiale: 103 anni e 11 mesi fa.

In attesa che siano ultimati i lavori di ristrutturazione del negozio, e inizi la nuova conduzione dell’alimentari, il Comune di Cucciago ha pensato di istituire un servizio a domicilio, possibile grazie alla stessa Amministrazione comunale e ad alcuni volontari, per garantire la spesa a chi ha difficoltà di spostamento in altri Comuni e non ha la possibilità di essere supportato da parenti e vicini.

Riapertura entro febbraio

La riapertura potrebbe avvenire tra gennaio e febbraio. Intanto, sono giorni in cui prevale il dispiacere per l’addio al commercio di una famiglia che per tre generazioni è stata un riferimento per il paese.

«Fu mio nonno materno ad aprire il negozio, Genesio Valtorta, insieme a mia nonna, Rachele Della Torre: un alimentari e trattoria - racconta il nipote, Leonardo Brambilla, 67 anni, con la moglie Inco Mancusi, 63 anni, anche lei impegnata in negozio con le dipendenti Sandra Fazio, Luisella Molteni e Luisa Nocera - Nel 1944 mio nonno morì per malattia. Mia nonna tenne solo l’alimentari. Poi subentrò mia mamma, Piera Valtorta, scomparsa nel 2018 a 92 anni. Lei è stata 70 anni in negozio, dal 1948: fino all’ultimissimo periodo, era qui ad aiutare. Nel 2015 ho cessato la mia attività di rappresentante per dare una mano nell’attività. Oggi i figli sono professionisti impegnati anche all’estero nel loro lavoro. Da noi ci sono dipendenti che a breve sarebbero andati in pensione. E anche io e mia moglie, dopo una vita, potremo concederci qualche momento di tempo libero in più. Certamente, comunque: dispiace. Salutiamo tutti con affetto».

«A tutta la famiglia Brambilla e ai suoi collaboratori va il ringraziamento della nostra comunità per il lavoro e il servizio svolto in questi anni, auguriamo un meritato riposo - dice il sindaco Claudio Meroni - Negli occhi e nel cuore conserviamo l’immagine della disponibilità nel primo, duro lockdown Covid, quando, insieme alle altre attività cucciaghesi, hanno continuato a svolgere la loro attività fornendo un servizio fondamentale e importantissimo per tutti noi. Segnaliamo che, in caso di impossibilità nel recarsi negli esercizi commerciali dei paesi limitrofi, in assenza di familiari che possano aiutare, nel periodo di transizione che porterà alla riapertura del negozio con una nuova gestione, l’Amministrazione comunale, insieme con i volontari è disponibile per consegnare la spesa a domicilio».

I numeri da contattare

È possibile chiamare in Comune al 347.0036818, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 11.30, per comunicare la lista della spesa. Già il giorno dopo, grazie al servizio dei volontari, la spesa sarà consegnata direttamente a casa.

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