Un treno è rimasto fermo per più di un’ora tra Cantù e Alzate a causa della brina sulle rotaie

Trasporti Basta un po’ di ghiaccio perché il treno, costituito da una sola vettura con molti passeggeri a bordo, non riesca a proseguire e dopo una lunga attesa sia fatto tornare indietro

Una mattinata decisamente difficile quella di lunedì 27 novembre per i viaggiatori e pendolari che si spostano tra i territori della provincia di Lecco e e quelli della provincia di Como. Diversi treni infatti hanno subito ritardi significativi e alcune corse sono state soppresse per via della presenza, tra le 6 e le 7 del mattino, di ghiaccio e brina sulle rotaie lungo le quali viaggiava il treno 10414, partito da Lecco alle 6.18 e con arrivo previsto a Como San Giovanni per le 7.29

La corsa infatti è rimasta a lungo ferma tra le stazioni di Cantù e Alzate, provocando ritardi fino a 100 minuti su corse successive che dovevano percorrere la medesima linea. Secondo quanto riferito da chi si trovava sul treno rimasto bloccato e a seguire da Trenord stessa, la corsa sarebbe stata prima fermata e poi interrotta per la difficoltà data da una leggera salita lungo il percorso ferroviario che, dal momento che le rotaie erano coperte di brina, il convoglio non riusciva a superare, in quanto troppo pesante.

Tantissimi i passeggeri a bordo

Non solo: il treno, in notevole ritardo, era stipato di studenti e pendolari diretti a Como, alcuni dei quali secondo le segnalazioni ricevute sono arrivati a doversi sedere perfino in bagno durante l’attesa di risoluzione del problema, vista l’assenza di spazio. Un’attesa lunga che alle 8.45, con più di un’ora e un quarto di ritardo rispetto all’orario di arrivo previsto, vedeva il treno ancora fermo tra Cantù e Alzate. Il problema ha naturalmente causato diversi ritardi anche sulle corse successive o interessate dal medesimo percorso tanto che, intorno alle 8.56, e quindi a quasi tre ore dalla partenza da Lecco, il treno ha fatto ritorno verso Merone.

Diversi i passeggeri indignati dalla situazione che hanno commentato con amarezza l’accaduto: «Sapevano benissimo che fare un treno con una sola vettura Aln668 poteva causare problemi di slittamento e trazione, essendo pieno di persone» ci hanno scritto, oppure ancora «andrà a finire che a causa di un guasto all’infrastruttura e di un treno di Trenord che non riesce a circolare perché non ha spinta per superare una lieve salita, salta tutta la linea» e ancora «tra RFI e Trenord una situazione vergognosa sulla linea Como-Lecco. Il nostro territorio non si merita questa condizione precaria.

La protesta dei pendolari

Sempre secondo le informazioni raccolte tramite chi si trovava sul convoglio bloccato per più di un’ora tra Cantù e Alzate, diversi passeggeri hanno protestato con il personale di bordo fino a ottenere la decisione di tornare indietro e permettere alle persone di scendere alla stazione di Brenna-Alzate, dopo la lunghissima attesa.

Problemi di questo tipo si verificano quotidianamente da diverse settimane, secondo quanto riferito dal comitato pendolari Como-Lecco, e sembrerebbero legati, oltra a vari guasti all’infrastruttura e ai treni, anche al ghiaccio presente nelle prime ore della mattina sulle rotaie.

Il post del comitato

«Sulla CO-LC circola abitualmente un treno composto da due vetuste ALn668 risalenti agli anni 70 (alcuni dicono anche anni 50), la scorsa settimana alcune porte erano guaste, alcuni viaggiatori hanno saltato la fermata prevista a causa del guasto porte non segnalato dal personale di bordo, da giovedì questo treno non è più composto da due vetture ma da una sola, il risultato è che in particolare la prima corsa del mattino da Lecco verso Como è pienissima di persone, stipate come sardine su una sola vettura anziché su due. Parliamo di treni privi di livello di comfort accettabile, fra puzza di gasolio, rumori tipo trafileria, climatizzazione estrema (o sudi o congeli) e servizi igienici osceni: ma il biglietto costa come quello di un treno che si rispetti» si racconta infatti sulla pagina Facebook del Comitato pendolari Como-Lecco.

Il treno costituito da una sola vettura è infatti lo stesso che questa mattina è rimasto bloccato e ha provocato i ritardi sulle corse successive: una vettura piena di pendolari, stipati all’inverosimile, che non è riuscita a superare le rotaie in salita per via della presenza di ghiaccio sulle stesse.

«La gente si organizza come può per andare a scuola o al lavoro, car pooling, smart working. Trenord modifica l’avviso dei ritardi sull’app segnalando bus sostitutivi, ma invece di emanare dei nuovi avvisi e relative nuove notifiche, modifica l’avviso già emanato, così facendo sugli smartphone non arrivano le notifiche» si legge ancora nello stesso post.

Sono state cinque le corse che hanno subito gravi ritardi per via del guasto avvenuto stamattina, con disagi ai pendolari della tratta Como-Lecco che si sono protratti fino alle 10.20.

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