Via Manzoni transitabile a doppio senso: «Troppo stretta, i pedoni sono a rischio»

Cantù La novità, in realtà un ritorno agli anni Settanta, sta creando dubbi e problemi al traffico. I bus in discesa da piazza Garibaldi sono costretti a salire sul marciapiede per riuscire a passare

I bus, in discesa da piazza Garibaldi, costretti a salire sul marciapiede all’angolo con via Manzoni, per evitare di andare a sbattere contro le transenne. Sempre i bus, anche in salita, a sfiorare le auto nell’altra corsia.

I Suv, in particolar modo, che talvolta rischiano nel punto dove il marciapiede è a raso - all’altezza della pizzeria Da Paolino - di investire i pedoni. Di più. L’autista di un furgone è arrivato a chiedere a due pedoni, per favore, di spostarsi.

Diverse fragilità

È un doppio senso sperimentale, in via Manzoni, che, in questi primi giorni mostra alcuni aspetti di fragilità. Basta osservare, per una mezz’oretta - La Provincia era presente ieri, attorno a mezzogiorno - quanto accade. Prima, quando si poteva solo scendere, i veicoli procedevano soprattutto stando al centro della strada, prima di indirizzarsi a sinistra verso piazza Parini o proseguire verso il semaforo con via Murazzo. Ora, con le transenne al centro, lo spazio sembra essersi ridotto. Per salire verso la piazza, i bus procedono a rilento: a sinistra hanno le auto che scendono, a destra il largo marciapiede contro cui è meglio non strisciare gli pneumatici. Complicata anche la svolta a destra a scendere dalla piazza: la sterzata degli autisti è chirurgica, al rallenty.

Altri aspetti critici. Le auto, in uscita dai parcheggi sulla discesa, devono immettersi in strada a rischio di buttar giù le protezioni poste sulla riga di mezzeria. E qualcuno, in questi giorni, ne ha buttate giù un paio. Non solo. Sembrano esserci difficoltà a uscire da via Rebecchino: la possibilità di svoltare sia a sinistra che a destra deve tener conto anche delle auto che salgono e scendono. Bisogna stare attenti a non finire sempre contro auto e transenne.

Simile, in questo senso, la situazione in piazza. Chi esce da via Volta non è abituato a dare la precedenza alle auto che salgono: un’automobilista ha rischiato prima di investire un pedone e poi di scontrarsi con un’auto in salita da via Manzoni. All’altezza di piazza Parini, si registrano frenate all’ultimo secondo per evitare di tamponare le auto che, salendo, si fermano perché sorprese dalla nuova possibilità di salire. Altri fenomeni invertono la marcia come se nulla fosse. Sia all’altezza di via Rebecchino che all’altezza della chiesa di Santa Maria, per proseguire a slalom. Via Roma nel mentre è chiusa: sono in corso i lavori sulle lastre ballerine, alla riapertura il senso unico verrà ribaltato, non in uscita sulla piazza ma verso corso Unità d’Italia.

Le reazioni

«Personalmente non vedo questo doppio senso come qualcosa di buono - dice Donato Caputo - siamo tornati agli Anni Settanta, con le auto in piazza. Ma poi anche l’inquinamento. E la strada stretta».

A qualcuno piace comunque la scalata diretta alla piazza. «È più comodo - dice Mirella Gaffuri - non si deve fare tutto il giro da piazza Parini, via Cavour e via Roma. Adesso via Manzoni sembra stretta, ma senza transenne potrebbe andare meglio».

Per Livia Tresoldi: «Il marciapiede, dove è a raso, dovrebbe essere rialzato: così è a rischio».

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