
Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 18 Settembre 2025
Violenza di gruppo, la vittima filmata: si cerca il video
Mariano-Carugo La perquisizione settimana scorsa in casa di uno dei cinque sospettati degli abusi, sequestrato un cellulare
Mariano Comense - Carugo
La perquisizione, nella casa di uno dei cinque indagati, è avvenuta giovedì di settimana scorsa. I carabinieri della Tenenza di Mariano Comense sapevano cosa cercare, ovvero il telefono cellulare di proprietà del sospettato, che è un italiano classe 1973 di Carugo. Apparecchiatura elettronica che è ora nelle mani della procura e che verosimilmente verrà affidata ad un consulente tecnico per estrarne il contenuto.
Le verifiche
Ma perché proprio il telefono cellulare e solo quello? Perché al suo interno verrà cercato soprattutto un video, quello che la vittima aveva indicato essere stato girato nel corso degli abusi che l’hanno poi portata a denunciare il fatto nella caserma dell’Arma.
È lo sviluppo dell’indagine aperta per violenza sessuale e minacce – la giovane sarebbe stata “avvisata” di non riferire nulla di quanto avveniva – che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati della procura di Como (pm Alessandra Bellù) di ben cinque persone, oltre all’uomo di Carugo già citato anche altri due concittadini di 42 e 54 anni, un uomo di Arosio di 49 anni e infine un marocchino residente a Giussano di 44 anni.
Le accuse
Sono accusati tutti di aver abusato sessualmente della vittima, che è una ragazza di 22 anni, nel corso di festini che venivano organizzati nelle case degli uomini e in cui non mancava l’uso di droga e di alcol. La giovane avrebbe riferito che, soprattutto nella prima occasione, era stata fatta bere e poi fumare quella che pensava fosse uno spinello e che invece era cocaina.
Aveva poi iniziato a star male e – stando al suo racconto – proprio in quella occasione i cinque avrebbero abusato di lei, scena che poi si sarebbe ripetuta (con le minacce di non rivelare nulla) anche in altre case del Marianese. Fino a quando la vittima aveva deciso di denunciare tutto ai carabinieri, con un atto che porta la firma dello scorso mese di maggio.
La giovane aveva conosciuto per primo l’uomo di Carugo classe 1973, che l’aveva avvicinata in un bar dandole poi un passaggio. Tra di loro – era dicembre del 2024, il giorno di Natale – era nata anche una relazione con rapporti sessuali consenzienti. Non erano invece consenzienti quelli di gruppo, in cui la vittima avrebbe a più riprese implorato di fermarsi. Le indagini sono però in corso per riscontrare il racconto della ventiduenne.
Ed una di queste attività parte proprio dal cellulare con cui sarebbe stata ripresa almeno una delle violenze, telefono che è ora nelle mani della procura dopo la perquisizione della scorsa settimana.
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