Voto a maggioranza del consiglio: «In affitto i box confiscati alla mafia»

Mariano Comense I tre garage a disposizione si trovano al numero 18 di via Matteotti. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è metterli a reddito e ottenere 2.500 euro all’anno

Il Comune mette in affitto i tre garage sottratti alla criminalità a Mariano.

Questo è quanto deciso a maggioranza dal consiglio comunale su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Enrico Rudy Benelli che, lunedì sera, ha motivato la scelta di metterli a reddito per il Comune. Vista l’impossibilità di utilizzarli se non come autorimesse, l’amministrazione ha deciso di aprirli a quanti cercano un posto per la propria auto, chiedendo un canone che andrà così a sostenere la manutenzione dell’appartamento per cui erano stati realizzati, quello in via Corso Brianza, da tre anni rinato come sede dell’UniTre.

Dove si trovano

«Vogliamo integrare il piano di alienazione e valorizzazione degli immobili con l’inserimento dei tre box che si trovano al civico 18 di via Matteotti» ha introdotto Benelli il tema in consiglio comunale. «Questi box erano nati per servire l’appartamento sottratto alla mafia ma, vista l’impossibilità di utilizzarli come magazzino perché inseriti in un contesto residenziale o di darli una destinazione diversa che non sia l’autorimessa o alienarli, la nostra scelta è stata quella di metterli a reddito» ha proseguito l’assessore anticipando il valore dei tre garage stimato in 800, 900 e 800 euro.

La cifra

L’affitto potrebbe così portare 2mila 500 euro all’anno nelle casse del Comune.

«Questa cifra andrebbe a sostenere la manutenzione dell’appartamento sequestrato perché sono vincolati al progetto sull’immobile» ha specificato il sindaco Giovanni Alberti. Una frase coincisa per rispondere alla domanda sollevata da Simone Conti, capogruppo di Mariano 2.0, assessore ai Servizi sociali quando il bene è stato consegnato alla pubblica amministrazione ormai sei anni fa, che aveva chiesto su quale capitolo sarebbero andati i soldi così introitati da piazzale Teodoro Manlio.

Così il Comune recupera anche i tre garage nati a servizio dell’attico che si alza in Corso Brianza sottratto a un condannato per reati fiscali che avrebbero coinvolto, come vittime, almeno 60 persone. Il passo successivo è stendere il bando necessario a raccogliere le domande per poi poter aprire i garage ai privati. Sarano gli uffici a elaborare la procedura corretta per rendere disponibili i box a quanti cercano un posto per la propria auto, potendo contare sulla centralità del luogo dove si trovano, ossia a pochi passi dal cuore storico, incastonati tra il Palazzo storico delle Esposizioni Mobili e piazza Roma.

Questi i cardini della variazione al piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio comunale sostenuto dai soli voti della maggioranza di centrodestra. Perché il centrosinistra, così come i pentastellati, ha ribadito la loro contrarietà ha un piano che ruota intorno alla messa all’asta di Ca’ Bina, il compendio che segue la più nota Villa Sormani, oggi al centro di un’operazione per vendere la proprietà al privato. Dopo la prima fumata nera, ora l’amministrazione è pronta a tentare una seconda asta, abbassando il prezzo da poco più di 1milione a 852mila euro.

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