«A Cernobbio Giulia era felice». Eccola con i compagni del corso

L’omicidio di Senago Il dolore dei docenti della Iath Academy. «Rappresentava l’ospitalità attraverso la bellezza nei modi e nella persona»

Chissà quante volte guardando i riflessi del lago e le montagne che lo circondano Giulia avrà immaginato il suo futuro, chissà quante volte passeggiando in Riva a Cernobbio avrà pensato a cosa le avrebbe riservato il mondo del lavoro, a quando si sarebbe costruita una famiglia o sarebbe diventata mamma.

Sogni e progetti spezzati dall’uomo che amava e che le ha tolto la vita insieme a quella del piccolo Thiago, il bimbo di sette mesi che portava in grembo. Giulia Tramontano la 29enne uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, dal 2019 al 2021, aveva frequentato la Iath Academy di Cernobbio dove aveva compiuto il percorso di alta formazione manageriale per il turismo e l’accoglienza.

Formazione

La notizia della sua morte ha sconvolto i suoi ex compagni, i professori che l’hanno conosciuta, ma anche gli studenti che oggi frequentano una scuola dove anche lei aveva studiato solo qualche anno fa. L’Academy, infatti, non è solo un luogo di studio e di formazione, ma è anche una realtà in cui docenti e tutor accompagnano gli studenti in un viaggio dove si condividono successi e fatiche.

Giulia Tramontano a Cernobbio.

«Giulia era molto in gamba e aveva carattere da vendere – ricorda la direttrice Anita Longo - Schietta, accento e cuore del sud, una ricchezza per la nostra Academy e per chi l’ha conosciuta. Ci inorgoglisce il suo percorso umano, prima ancora che professionale». Si dice scosso anche Luciano Scauri, docente di Revenue Management: «Giulia rappresentava veramente l’ospitalità attraverso la bellezza nei modi e nella persona. La ricordo perfettamente come una persona vera e con una modalità di interagire leggera, ma allo stesso tempo composta e piena di rispetto».

Protagonista della vita

Determinata, curiosa e solare, la ricorda anche Prisca Abdoulaye, docente di French 1 e 2: «Si voleva protagonista della sua vita. Non si arrendeva mai davanti alle difficoltà. Abbiamo perso tutti». Impossibile dimenticare Giulia anche per Sabrina Colombo, docente di Human Resources: «Con quel suo volto aperto e radioso e la sua determinazione nella ricerca e nello sviluppo dei suoi obiettivi. Attenta, gentile, collaborativa nel lavoro coi compagni».

Giulia Tramontano durante una lezione a Cernobbio.

Giulia, come racconta Patrizia Bega, docente di Emotional Intelligence «era una ragazza in ascolto di tutto quello che le succedeva intorno, attenta agli altri e attaccata alle sue radici, con grande desiderio di fare esperienze e trovare la propria strada». Proprio la docente in queste ore ha trovato un progetto in cui la ragazza si definiva così.

«Sono una persona molto emotiva, che si basa sulle sensazioni che prova. Metto sempre al primo posto i sentimenti e le emozioni, in quanto credo che siano più importanti del pensiero. Credo che i rapporti interpersonali siano la cosa più importante che abbiamo, ci arricchiscono, aiutano e alleviano le ferite che ci portiamo dietro».

La crudeltà e la ferocia del suo compagno però hanno strappato alla vita un’anima pura, hanno impedito a una giovane donna di incontrare per la prima volta lo sguardo del suo piccolo bambino.

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