Allarme a Fino Mornasco: «Il ladro alla porta, la stava sfondando»

Via Dante Il racconto di una donna di 35 anni: «Ho gridato: lui ha scavalcato il cancello ed è fuggito. Ora ho paura, è il terzo tentativo di furto in un mese»

Tre tentativi di effrazione in un solo mese e lunedì si è raggiunto l’apice: un uomo ha scavalcato la cancellata e ha cercato di abbattere la porta d’ingresso a spallate.

Ha paura una trentacinquenne residente da un paio d’anni con la famiglia in via Dante, strada a ridosso dei binari della stazione ferroviaria. È un’area prettamente residenziale, un susseguirsi tranquillo di villette, ma nelle ultime settimane la serenità è stata spezzata dall’incursione dei soliti ignoti.

La donna racconta: «Il primo episodio risale a inizio aprile, quando in serata ho trovato la finestrella del bagno al piano terra danneggiata probabilmente con un piede di porco».

Il racconto

Sul motore del condizionatore invece c’era l’impronta di una scarpa. «Quando sono a casa, anche di giorno, lascio sempre chiuse persiane e finestre sul lato strada, apro soltanto quelle che si affacciano sul giardino interno». Un accorgimento che evidentemente non ha frenato l’aspirante ladro in azione lunedì pomeriggio. «Erano le 15, quando ho sentito suonare non il citofono ma il campanello della porta d’ingresso. Ho capito subito che qualcuno aveva scavalcato il cancello ed era all’interno della proprietà».

L’estraneo, forse pensando che l’abitazione fosse vuota, ha iniziato a prendere a spallate la porta d’ingresso. «Avevo paura, ma ho comunque trovato il coraggio di gridare: “Chi è? Chi è?”. Volevo far capire che c’era qualcuno in casa». Da una finestra la donna ha visto un uomo, felpa azzurra, cappuccio alzato sul capo, scavalcare il cancello e scappare in sella a una bicicletta. «Ho chiamato i carabinieri, sono arrivati». Non ha invece sporto denuncia per i danni riscontrati nel mese di aprile e per l’ultimo episodio risalente a mercoledì. «Sono talmente terrorizzata che faccio sempre un giro di perlustrazione intorno alla casa. Mercoledì ho trovato la persiana della cucina parzialmente “smontata” all’altezza di uno dei cardini e ho notato un’altra impronta sul marciapiede vicino alla finestrella del bagno». Purtroppo i fatti di via Dante non sono una rarità.

I precedenti

Nelle ultime settimane sono diversi gli episodi di cronaca avvenuti in paese. Il più eclatante è sicuramente la rapina di lunedì ai danni di un ottantenne titolare di una sala slot: mentre stava per depositare l’incasso di ventimila euro alla Banca Popolare di Sondrio, un uomo gli ha strappato la busta. Per assicurarsi la fuga il bandito ha persino sparato dei colpi a salve. A ciò si aggiunge un susseguirsi di piccoli reati che ruotano attorno alla stazione ferroviaria: tra il 18 e il 19 aprile sono state aperte diverse automobili in via Dante, in via Battisti, in zona Monti, lo scorso finesettimana a una donna è stato rubato lo zainetto in via Scalabrini e una passante ha fotografato una siringa usata in un’aiuola in piazza della Tessitura. Sono piazze e strade che distano poche centinaia di metri dai binari, dove è in crescita la presenza di tossicodipendenti diretti in particolare ai boschi al confine con Cadorago.

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