Area feste, la cucina infiamma il paese. Il Comune: «In legno, non è a norma»

Maslianico Il sindaco: «Non risponde più ai requisiti per ospitare la preparazione dei cibi». La replica dell’associazione “Lambienteinvita”: «Non lasceremo la nostra struttura inutilizzata»

Maslianico

Un post a firma del vicepresidente dell’Associazione “Lambienteinvita” Salvatore Reina ha innescato una nuova polemica a distanza con il Comune, questa volta relativa all’utilizzo della struttura dentro l’area feste adibita in larga parte a cucina.

All’associazione è stato recapitato un documento in cui sono state elencate le criticità per le quali dentro la struttura in legno non si può (al momento) cucinare, a fronte «dei mancati requisiti di sicurezza antincendio per l’utilizzo di cucine con alimentazione a gas oltre i 35 kilowatt».

«La situazione del problema doveva essere lasciata alla nostra Associazione - rimarca Salvatore Reina -. A febbraio invece l’Amministrazione ha fatto fare, con un blitz, una perizia tecnica sulla sicurezza di un edificio di nostra proprietà che usiamo come cucina. Si tratta di uno spazio che da 15 anni viene utilizzato da tutti per la preparazione di pietanze in funzione delle sagre estive. Invece di coinvolgerci, il sindaco ha preferito convocare un’assemblea con tutte le Associazioni per la programmazione della stagione estiva, stoppando l’uso della cucina. L’ultima festa è stata organizzata lo scorso giugno e nessuno ha rilevato alcunché. Non lasceremo che questa struttura in legno realizzata dentro un importante spazio verde resti inutilizzata».

Il sindaco Giovanni Onofrio, con il consueto pragmatismo, ha inviato al nostro giornale una nota - la stessa indirizzata poi a tutte le Associazioni del paese - in cui ha ricostruito punto per punto la vicenda.

«Durante la verifica tecnica dell’area è emerso che il fabbricato in legno dell’Associazione “Lambienteinvita” non risponde più ai requisiti tecnici e igienico-sanitari per ospitare la preparazione di cibi. Nel contempo, il Comune non può investire sull’edificio in quanto questo non è di proprietà pubblica - si legge -. I contatti con l’Associazione proprietaria della struttura non hanno portato a risultati concreti».

Ciò premesso, il primo cittadino ha rimarcato come «l’area feste rientra comunque nel programma di ammodernamento e sviluppo del paese che l’attuale Amministrazione, compatibilmente con le risorse di bilancio, sta portando avanti”. Da qui l’annuncio relativo al fatto che «è stato contattato un professionista per predisporre un progetto di fattibilità che porti ad una riqualificazione dell’area e che si integri al meglio con quanto esistente o in costruzione».

Nel dettaglio, «il progetto generale prevede la messa in sicurezza dell’area sportiva attualmente affidata alla Società Ardisci e Maslianico, la riqualificazione del piccolo campo da calcio in terra aperto al pubblico nonché lo sviluppo dell’Area Feste, dotandola di tutte le strutture necessarie, vale a dire cucina, depositi, arredi e tutto quanto serve». Al momento, la limitazione in essere - questa la sottolineatura del primo cittadino - porterà in dote difficoltà per “alcune delle vostre Associazioni, anche per la presenza del cantiere aperto per la realizzazione del campo di pallacanestro”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA