Blevio, 330 millimetri di pioggia l’ora: danni stimati intorno ai 500 mila euro

Emergenza Ieri il vertice tra il sindaco e la Provincia, mentre continuano gli interventi per togliere fango e detriti. Stimato mezzo milione di danni. Trabucchi: «Cosa accadrà in caso di un’altra forte pioggia? Non si può vivere così». (Qui le foto degli interventi)

D’accordo che di fronte a un’intensità di pioggia (lo hanno rilevato i tecnici di Regione Lombardia) che su Capovico ha raggiunto i 330 millimetri l’ora nel suo picco (dato da alluvione piena, con 88 millimetri quale dato finale delle precipitazioni) ci sono ben poche contromisure da adottare, ma l’ennesima colata di fango su Capovico e in quota se possibile ancora maggiore su Girola ha davvero fatto perdere le staffe a sindaco, residenti, esercenti nonché a chi si è nuovamente trovato con la Lariana spezzata in due.

La nota lieta del giorno dopo la grande paura è rappresentato dalla riapertura al traffico a mezzogiorno in punto della Lariana dopo un vertice in Comune ed un successivo sopralluogo tra il sindaco Alberto Trabucchi ed il responsabile del Servizio di Gestione e Manutenzione Strade, Sergio Galli, in contatto con il presidente Fiorenzo Bongiasca.

Il bilancio

I danni stimati per sommi capi dal primo cittadino ammontano e addirittura superano i 500 mila euro, perché - per dirla con Alberto Trabucchi - «alle situazioni note quanto ai privati se ne sono aggiunte altre di rilievo a Girola, pur senza abitazioni da evacuare». L’altro dato di rilievo di questo intenso martedì, con cinque imprese attive in paese (a cominciare da Capovico), è rappresentato dal nuovo grido d’allarme lanciato dal sindaco: «Siamo in una situazione di perenne emergenza e questo non va bene. Cosa accadrà in caso di nuove e abbondanti precipitazioni? Non possiamo ogni volta ricominciare tutto daccapo. Ripeto, servono procedure snelle per affrontare un’emergenza di queste proporzioni, che dura ormai da oltre due anni. La nuova colata di fango di lunedì ha cancellato 200mila euro di lavori. A monte il territorio è cambiato dopo quel 24 luglio 2021. Anche un primo sopralluogo del Politecnico, cui abbiamo affidato un incarico ad hoc, ha rilevato un fortissimo dilavamento del sottobosco. Il che significa dover convivere con situazioni come quella di ieri (lunedì, ndr.) in caso di concentrazioni così elevate di precipitazioni».

Gli interventi

Dunque se da un lato la risposta efficace c’è stata di fronte a quasi 90 millimetri di pioggia caduti in poche ore - e lo conferma anche la riapertura in ventiquattro ore della Lariana - dall’altro Blevio non può continuare a vivere in questo stato di perenne emergenza. Inevitabilmente sul Comune si sono (ri)accesi anche i riflettori della politica, con “Europa Verde Como” che ha preannunciato un’interrogazione parlamentare attraverso il deputato Devis Dori finalizzata a chiedere «al ministero dell’Ambiente ed al ministro per la Protezione civile un contributo decisivo in termini di fondi, immediatamente spendibili». Da registrare anche la nota del Movimento 5 Stelle, in cui si parla di «soli 23 milioni stanziati per la Lombardia a fronte di due miliardi di danni. Blevio è il simbolo dei ritardi nella realizzazione delle opere per la sicurezza».

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