Cacciavite in testa, botte e dito rotto: «Picchiato a sangue dai rapinatori»

Fino Mornasco Drammatico episodio in via da Vinci. Un mese di prognosi al padrone di casa. «Ho trovato due giovani in giardino con berretto e scaldacollo». Colpita con pugno la cagnolina

Frattura scomposta di un dito e trauma cranico, con trenta giorni di prognosi, oltre a un pugno sferrato senza motivo alla sua cagnolina. Questo il quadro clinico per Davide Cortese di Fino Mornasco, dopo la colluttazione avvenuta martedì sera, intorno alle 19, nel giardino della sua casa in via Leonardo da Vinci con due persone che volevano introdursi nel suo appartamento.

Pochi istanti

È successo tutto in pochi istanti ed è stato proprio Cortese, ieri sera, a raccontare l’inquietante episodio che, inevitabilmente, preoccupa tutti. «Stavo ascoltando musica in taverna quando i cani hanno iniziato ad abbaiare – ha spiegato – All’inizio ho pensato a un gatto. Ma non smettevano, quindi mi sono affacciato e ho visto una persona nel mio giardino, mentre un’altra stava scavalcando. Entrambi indossavano scaldacollo e berretto, vedevo solo occhi e sopracciglia. I cani sono usciti e gli sono saltati addosso. A quel punto li ho fermati, non sapevo di chi si trattasse, potevano essere ragazzini. I due però, invece di andarsene, sono venuti verso di me».

A quel punto lo hanno colpito con pugni, ma non solo. «Uno dei due, con un cacciavite, mi ha provocato la frattura scomposta del terzo metacarpo della mano sinistra, che ora è da operare con urgenza – ha aggiunto – poi mi ha ferito alla testa. Ho iniziato a urlare, i vicini si sono affacciati e sono intervenuti per soccorrermi facendo scappare quei due».

Al pronto soccorso di Cantù

«Mi sono sembrati giovanissimi e, dall’accento, direi italiani. Dicevano di stare tranquillo, ma intanto mi colpivano. È arrivata l’ambulanza che mi ha portato al pronto soccorso di Cantù, perdevo molto sangue dalla testa: mi è stato riscontrato un trauma cranico fortunatamente senza commozione, con trenta giorni di prognosi, oltre alla rottura del dito della mano sinistra. Prima di andarsene, tra l’altro, hanno tirato un pugno alla mia cagnolina senza alcun motivo, per fortuna non sembra essere ferita».

Cortese ha già presentato denuncia ai carabinieri e, attraverso le immagini delle telecamere presenti in zona, spera che si possa in qualche modo risalire all’identità di chi lo ha aggredito.

«Non ho mai avuto ladri in casa, da me tra l’altro non c’è proprio nulla da rubare – ha concluso – Martedì sera c’era pure la mia auto posteggiata fuori casa, si capiva dunque che potevo essere qui. L’unica nota positiva è che, almeno, non sono entrati in casa». Grande spavento, dunque, anche alla luce dei numerosi episodi di furto o tentativi, segnalati a Fino ma non solo: una zona, quella dove risiede Cortese, in passato già presa di mira dai ladri. Una sua vicina di casa, infatti, ha raccontato di altri episodi. «A settembre dell’anno scorso sono entrati anche in casa mia a rubare, per fortuna non c’ero – ha spiegato la donna - Mi hanno rubato due televisori, la fede nuziale, l’anello di fidanzamento e altri oggetti nel cassetto, oltre a una lampada di sale».

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