Casinò, altro esposto degli ex dipendenti: «Pagate gli stipendi»

Campione d’Italia Due ex lavoratori si sono rivolti alla Procura: «Saldata solo una parte dell’arretrato concordato»

Casinò, niente stipendi arretrati, due ex dipendenti bussano alla Procura. Due ex lavoratori della casa da gioco, in rappresentanza di altri colleghi, si sono rivolti alla Procura di Como, al giudice fallimentare che segue la vicenda del Casinò e al Ministero dell’Interno perché dicono di aver ricevuto solo una parte degli stipendi arretrati e non tutto quanto era stato pattuito nel concordato. Carlo Russo e Giuseppe Franco Cianti, questi i nomi dei due ex dipendenti, sottolineano «l’inadempienza verso il documento di concordato» ed evidenziano «come dopo cinque anni dal fallimento non siano stati rispettati i vincoli».

In mancanza di risposte i due annunciano di voler ricorrere per vie legali contro il Casinò e la sua direzione. Non solo, i due ex dipendenti vogliono scardinare il processo di concordato che sta risanando i conti della casa da gioco. «Chiediamo all’onorevole Procura, una volta accertata la veridicità dei fatti descritti, che venga invalidato per inadempienza il contratto concordatario».

Nel frattempo all’attenzione della Procura è arrivato un secondo esposto per contestare le prove di selezione del personale riassunto dal Casinò in vista della riapertura dal gennaio del 2022. Un primo addetto alla sicurezza, poi scartato, lamentava di aver preso incredibilmente un punteggio pari a zero. La seconda persona che ha firmato un simile esposto ha invece riferito ai giudici errori di valutazione e di attribuzione dei posizionamenti. Di fatto questo ex dipendente sostiene di essere stato declassato senza motivo in una seconda graduatoria pubblicata dalla casa da gioco.

Il Comune a tal proposito ha già chiesto conto alla casa da gioco per ricevere maggiori informazioni sulle procedure di riassunzione. L’intenzione è capire nel merito le possibili incongruenze o le differenze scelte fatte dalla casa da gioco. Il piano del personale contestato risale comunque ormai a due anni fa.

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