Colpito con un pugno in testa da un minorenne: l’uomo di 67 anni è ricoverato da un anno e mezzo

Tavernerio Il litigio in strada per questioni viabilistiche nel settembre 2021 . Il giovane responsabile pronto a svolgere opere di pubblica utilità

Era la fine di settembre del 2021. Un ragazzo di appena 17 anni, al termine di un litigio per motivi futili, in parte da ricondurre a questioni viabilistiche in parte legati a un cane che era sfuggito al suo controllo rischiando di essere investito provocando un incidente, aveva reagito colpendo con un pugno in testa un uomo di 67 anni residente nel Milanese.

Quest’ultimo, che era in auto con la figlia, era finito in coma e da quel giorno, un anno e cinque mesi dopo, non si è più ripreso. Ancora oggi, dopo un lunghissimo periodo trascorso all’ospedale Sant’Anna dove era stato ricoverato in Terapia intensiva, si trova in una struttura del territorio senza riuscire a interagire con i parenti che lo assistono.

Fascicolo aperto

Un dramma clamoroso che ogni giorno si ripete identico al precedente, riportando tutti – continuamente – a quel maledetto mese di settembre del 2021. Ciò che è andato avanti è invece il fascicolo aperto nei confronti del minore, che era stato iscritto prima per tentato omicidio e poi per lesioni gravissime.

Il ragazzo, assistito dall’avvocato Edoardo Pacia, si è anche seduto di fronte ai giudici milanesi del Tribunale dei Minori, ottenendo la messa alla prova per un periodo che è stato quantificato in tre anni. Oggi si trova in una comunità e sta lavorando, in attesa anche di iniziare un percorso di opere di pubblica utilità.

La prima verifica sul suo cammino di recupero è già stata fatta a dicembre, la prossima sarà proprio a marzo. La messa alla prova, come conseguenza, ha portato alla sospensione del processo e all’affidamento dei minore – che oggi è diventato maggiorenne – ai servizi sociali.

Diverso, come detto, il drammatico percorso della vittima, Marko Sesic, 67 anni, che da quel giorno ha visto spezzata la propria quotidianità senza più interagire con i parenti.

La dinamica

L’aggressione era avvenuta a Tavernerio. L’uomo era in auto con una figlia quando in via Roma un cane – scappato da una casa e libero di girare per la strada – aveva rischiato di essere investito. L’auto si era fermata ed era iniziato un diverbio con il ragazzo che era sopraggiunto per riprendere l’animale. Padre e figlia lo avevano insomma invitato a stare attento per evitare eventuali investimenti al cane. Il diciassettenne aveva risposto insultando la ragazza e poi colpendo il sessantasettenne che era sopraggiunto in suo aiuto. Un pugno devastante, le cui ripercussioni sono ancora oggi presenti a un anno e mezzo di distanza da quella drammatica serata di settembre del 2021.

Le indagini erano state seguite dai Carabinieri della compagnia di Como.

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