Coronavirus: 22 denunce
e 560 multe. Ancora non ci siamo

Troppi i comaschi fuori casa senza motivo. In una settimana controllate 17.294 persone.Tra oggi e domani ulteriore stretta delle forze dell’ordine

La verità è che continua a esserci ancora troppa gente in giro così come del resto dimostra il fatto che, ancora ieri, siano fioccate multe un po’ in tutto il territorio della provincia. Di sicuro prima o pi qualcuno, con le scuse che gli automobilisti accampano, ci scriverà un libro. Intanto però il timore per un ritorno di fiamme del contagio è fondato, così come, per la giornata di oggi e per quella di domani, restano fondati i timori che avevano indotto la prefettura a convocare un tavolo tecnico per studiare, con tutte le forze dell’ordine, un “piano di battaglia” che fosse quanto più possibile efficace nel contrasto di probabili violazioni delle norme.

Il bilancio della prefettura

Da ieri la polstrada, per esempio, presidia la Regina, per intercettare quanti cerchino di raggiungere le località di villeggiatura e di svago soprattutto della Valle d’Intelvi, da dove nei giorni scorsi sono arrivati segnalazione a proposito di seconde case insolitamente riaperte.

Saranno insomma una Pasqua e una Pasquetta all’insegna dei controlli, con posti di blocco un po’ lunghe tutte le principali vie di comunicazione del territorio. I numeri, del resto, dicono che non c’è la disciplina che servirebbe, né quella che sarebbe stato lecito aspettarsi. Ieri la prefettura ha tirato un po’ di somme facendo presente che nel corso dell’ultima settimana, dal 4 al 10 aprile, sono state controllate sul territorio la bellezza di 17.294 persone, che 22 di loro sono state denunciate e che addirittura 563 sono state sanzionate per la mancata osservanza delle prescrizioni per il contenimento del contagio (si aggiungano anche sei esercizi pubblici, su un totale di 1.729 esercizi commerciali sottoposti a controlli).

La verità, al di là dei numeri, è quella che ci sia in giro sempre troppa gente, in centro città ma anche lungo le strade dei Comuni della cosiddetta cintura urbana, da Cernobbio a Grandate fino a Lipomo. Centinaia e centinaia di auto impegnata in una spola continua tra domicilio, supermercati e destinazioni non sempre chiarissime, così come del resto confermano anche parecchie autocertificazioni compilate un po’ a caso.

Vietati anche i boschi

È il segno che la dimensione del pericolo a qualcuno ancora sfugge. In ogni caso, visto lo spiegamento di forze tra guardia di finanza, carabinieri e polizia che verosimilmente sarà in pista tra oggi e domani, il consiglio è quello di rimanere al proprio domicilio. Occhio anche alle gite nella natura, alle passeggiate nel bosco. In questi giorni una nota dei carabinieri Forestali ha ribadito l’attivazione di tutti i servizi di perlustrazione tipici del periodo, in parte sì finalizzati alla prevenzione del rischio di incendi boschivi ma anche, e soprattutto, alla verifica del rispetto delle norme anti Covid-19. «Già diversi soggetti - si legge in una nota del comando regionale lombardo - sono stati trovati a passeggio in aree naturalistiche, chi a fare bird watching, chi a far legna nel bosco, in bicicletta, chi a pescare o chi, più semplicemente, a fare escursioni nella nota sentieristica alpina e prealpina».
S. Fer.

© RIPRODUZIONE RISERVATA