Croce Rossa, addio alla sede.«Ne troveremo un’altra»

Lipomo Il vice commissario Beretta: «Sarà più piccola, il gruppo resta vivo». Anche i cittadini si schierano con i volontari: «Cerchiamo una soluzione»

L’annunciata vendita nel 2024 della attuale sede della Cri di via Oltrecolle, come comunicato nei giorni scorsi dal commissario straordinario Alberto Piacentini, non farà cessare l’attività dei volontari rossocrociati lipomesi. Da più di trent’anni gli operatori locali hanno saputo conquistarsi la fiducia non solo delle popolazioni dei Comuni di cintura ma anche di organizzazioni che operano a livello Regionale e Nazionale per avere da anni presidiato le più importanti gare organizzate da RCS, a iniziare dal Giro d’Italia e per finire ad altri importanti eventi sportivi dalle partite del Como alle gare di nautica.

La Cri a “Lipomo c’è”, come campeggia su tutti i mezzi della locale delegazione, e continuerà a restare operativa sul territorio. Almeno questa è l’intenzione dei volontari che garantiscono i servizi ininterrottamente nell’arco delle ventiquattr’ore. Eppure nei giorni scorsi il commissario straordinario Alberto Piacentini ha diramato un comunicato in cui si legge «stiamo completando il piano per sistemare il sovraindebitamento per affrontare la continuità. Nella continuità il fulcro non potrà che essere Como, per motivi di ordine geografico, storico ed economico. Dobbiamo iniziare a immaginare la nuova Croce Rossa senza l’attuale sede di Lipomo che verrà venduta nel 2024, dopo l’auspicata omologa del concordato in tribunale».

I debiti

«Pazzesco che una istituzione storica e funzionante del nostro paese venga a sparire - commenta Michele Magistrelli in un post sui social - Che poi “il fulcro deve essere Como”, ma il confine della città è a 50 metri».

«Per fare chiarezza – precisa Paolo Beretta vice commissario della Croce Rossa Italiana - mi permetto alcune doverose precisazioni: la Croce Rossa è in fase di ristrutturazione, per abbassare i debiti generati da improvvide gestioni. Motivo per cui si è deciso di vendere la sede di Lipomo. Nel piano di ristrutturazione è previsto di trovare una nuova sede, più piccola ma comunque funzionale per le attività di Croce Rossa. Tutto questo sarà fatto nel corso del 2024. Voglio però ricordare, in quanto più volte già detto, che la sede di Lipomo “Non sarà chiusa e non verrà chiusa.” Il presidio è nato anni fa a Lipomo ed è nostra volontà mantenere aperta e viva la sede di Lipomo. Naturalmente nel Comune di Lipomo».

«In relazione alla notizia della possibile cessione dell’immobile in cui ha sede la delegazione di Lipomo della Croce Rossa Italiana, spero che si possa trovare una soluzione al problema senza eliminare un’istituzione che ha una propria storia nel paese» ha segnalato Maurizio Tardanico, consigliere della Pro Loco.

In extremis, se la stessa sede dovesse essere oggetto di vendita, faccio appello al Comune di Lipomo affinché valuti la fattibilità di un’eventuale acquisizione dell’immobile per trasformarlo in un centro polifunzionale (a titolo esemplificativo e non esaustivo, potrebbero essere considerate alcune ipotesi: nuova biblioteca, auditorium/teatro, sede delle associazioni, palestra se gli spazi fossero idonei, etc).

Le proposte

«L’idea di acquisizione potrebbe essere valida – dice al riguardo Renato Prini, rappresentante dell’associazione Il poeta sognatore Simone - ma da quel che ho capito sarà il comitato centrale Cri di Roma ad acquisirla. Allora bisognerebbe spingere affinché in questa struttura venga lasciata una piccola delegazione della Cri di Lipomo, come era anni fa. In alternativa il Comune potrebbe prendere in considerazione di portare finalmente avanti il recupero dell’area del Tiran realizzando una struttura polifunzionale».

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