Dal codice verde all’intervento urgente: «E ora vogliono farmi pagare l’attesa»

Montano Lucino Il consigliere Luini: «Avevo un infarto, ma per il Sant’Anna non ero grave. Dopo 13 ore al pronto soccorso sono andato a casa. Il giorno dopo subito operato al Valduce»

«Ho avuto un dolore toracico acuto durato circa 40 minuti, che solo dopo ho saputo essere un infarto. Sono andato al pronto soccorso al Sant’Anna, dove mi hanno valutato come codice verde. Sono stato 13 ore in pronto soccorso senza essere guardato, e alla sera me ne sono tornato a casa perché mi avevano detto che avrei dovuto attendere fino alla mattina seguente per la visita. Ma il giorno dopo il medico curante mi ha detto di correre al pronto soccorso. L’ho fatto recandomi al Valduce, dove mi hanno subito ricoverato in cardiologia e sono intervenuti con due interventi di coronarografia».

Michele Luini, classe 1963, è consigliere comunale a Montano Lucino ed ha un’edicola tabaccheria a Montano.

Tredici ore di attesa

Se dopo mesi racconta la sua disavventura di fine giugno è perché il 20 marzo si è visto recapitare a casa una raccomandata in cui l’Asst Lariana gli sollecita il pagamento dei 30 euro per l’accesso al pronto soccorso perché era un “codice bianco (paziente non critico)”, come si legge nel documento.

Ora per Luini è una questione di principio: «È scandaloso – dice – Ho rischiato di morire, sono stato 13 ore di cui metà in piedi attendendo che mi visitassero, una follia. Dopo le mie dimissioni dal Valduce, dove mi hanno operato subito, ho mandato una pec al Sant’Anna chiedendo quali fossero le procedure che andavano fatte nel mio caso, un infarto. Queste sono state disattese completamente, non mi hanno fatto il prelievo che avrebbe attestato la presenza di enzimi che avrebbero confermato l’infarto. Al Valduce mi hanno preso per i capelli. Non sono i 30 euro, è il principio che conta in questo caso». Luini si è recato al pronto soccorso del Sant’Anna alle 9 del 28 giugno per uscire di sua iniziativa alle 21.40, per l’ospedale è stato “dimesso” in codice bianco, perché «il paziente ha deciso di abbandonare la sala d’attesa prima di essere validato dal medico», si legge dal referto. Da qui la richiesta di pagamento.

Sollecito da ritirare

«Sono stato sottoposto a elettrocardiogramma e controllo della saturazione e, come da indicazione del personale, mi sono accomodato in sala di attesa con attribuzione di codice verde: urgenza differibile. Successivamente, alle o 10.11, 12.05, 15.32 sono stato sottoposto ad ulteriori ECG – racconta nel dettaglio Luini - Alle 21.13 non avendo ricevuto altri esami, né visite mediche ed appreso che l’attesa si sarebbe protratta probabilmente fino al mattino successivo, sono tornato a casa. Il giorno dopo in Valduce mi hanno portato subito in reparto per curarmi. Chiedo che il Sant’Anna - conclude Luini - ritiri il sollecito di pagamento e mi spieghi il motivo dei gravissimi ritardi che hanno posto a grave rischio la mia incolumità».

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