
Cronaca / Como cintura
Martedì 27 Maggio 2025
Fino Mornasco: finta vendita per solidarietà.Ma è smascherato dalla barista
Proponeva piante in cambio di un’offerta per la Casa di Gino. La commerciante lo caccia, l’associazione conferma: «Nessuna raccolta»
Fino Mornasco
Propone piante in cambio di un’offerta per la “Casa di Gino” a Como dell’opera don Guanella, ma la titolare del locale non ci casca e svela la truffa chiamando i diretti interessati. È accaduto nel finesettimana al bar “Madama Dorè” in via Garibaldi, locale molto conosciuto e frequentato.
È collocato sulla principale arteria di traffico del paese, lungo l’asse Milano-Como, non lontano dal confine con Luisago. È un punto di sosta per molti, lo è stato anche per un uomo al volante di una Ford Mondeo di colore grigio scuro. Dopo aver parcheggiato nell’area antistante il locale, l’automobilista ha aperto il bagagliaio ed è entrato nel bar con un paio di piante fiorite. Ha detto di operare per la “Casa di Gino”, se qualcuno desiderava, poteva lasciare un’offerta.
La titolare racconta: «Non aveva alcun tesserino identificativo, indossava dei capi d’abbigliamento un po’ malandati, i vari vasi proposti sembravano rubati da un cimitero».
Lei si è subito insospettita. «Era già capitata una cosa simile lo scorso anno, non avevo avuto il tempo di avvisare una cliente prima che acquistasse una pianta». Questa volta l’ha allontanato, ma prima che si dileguasse, ha trascritto modello del veicolo e numero targa. «Ho contattato la “Casa di Gino”, mi hanno risposto che non ne sapevano nulla, anzi hanno specificato di non aver mai autorizzato nessuno a raccogliere fondi».
Il personaggio sarebbe anche noto, insomma già segnalato più volte dalla stessa comunità. La titolare del bar chiamerà i carabinieri, per aiutare a identificare il finto volontario.
Abbiamo interpellato anche noi la “Casa di Gino” in via Oltrecolle in zona Lora a Como, una realtà che si occupa di gestire una comunità educativa per la promozione di persone in condizione di disabilità e di disagio psichico. Inizialmente colonia agricola la Casa accoglie oggi 42 ospiti e conta 31 dipendenti. Dalla comunità ci hanno spiegato: «La “Casa di Gino” non usa queste modalità per raccogliere fondi». Diffida fermamente dal credere a sedicenti volontari. «Usando il buon nome della comunità e dei sacerdoti cercano di ricevere del denaro a scopo personale».
Non sarebbe la prima volta. «Sino a qualche anno fa capitava periodicamente soprattutto in concomitanza alle festività natalizie». Colgono l’occasione per evidenziare quale sia il giusto iter per aiutare le attività legate alla congregazione di don Guanella. «Abbiamo un sito Internet da cui ricavare tutte le informazioni o, più semplicemente, basta chiamarci». Il sito Internet di riferimento è www.casadigino.org, mentre il numero di telefono da chiamare è lo 031282175. Tra le modalità per contribuire c’è anche una card da 20 euro che consente di diventare soci, ma per riceverla è necessario entrare nel sito internet, cliccare sull’apposita icona e compilare il modulo di richiesta online.
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