Fino: quindici tablet per la scuola
Il benefattore resta anonimo

Una famiglia ha contattato il Comune per fare qualcosa . Il sindaco: «Vista la generosa offerta abbiamo pensato ai ragazzi»

Chi fa del bene, spesso, non ama puntare i riflettori su di sé. Lo fa e basta, sperando che il proprio gesto possa portare un sollievo a chi sta vivendo momenti meno fortunati.È proprio quanto accaduto in questi giorni a Fino Mornasco, dove un anonimo benefattore ha donato una consistente cifra al Comune che ha permesso di acquistare ben quindici tablet da mettere a disposizione dei ragazzi delle scuole.

Nel segno

Un gesto che ha colpito l’amministrazione comunale, ma anche il dirigente scolastica Raffaella Piatti, soprattutto perché arrivato in questo difficile periodo.

«Ho consegnato i quindici tablet che una famiglia finese ha donato al Comune e che noi abbiamo consegnato alle scuole che ne faranno il miglior uso possibile per dare una mano alle famiglie in difficoltà e che hanno necessità di questi supporti – ha spiegato il sindaco Roberto Fornasiero - qualche settimana fa abbiamo ricevuto la proposta da una famiglia di fare qualcosa per aiutare i compaesani e vista la generosa offerta ho interpellato la scuola per un intervento in favore dei ragazzi che sono i soggetti più colpiti dalla crisi che stiamo vivendo».

«Con la preside Piatti abbiamo pensato all’acquisto di tablet - spiega Fornasiero - individuando un modello idoneo alle necessità per la didattica a distanza ma anche validissimo supporto di studio, ormai la scuola è sempre più orientata all’interazione con questi strumenti elettronici. Un bellissimo regalo di Natale che riceviamo e che abbiamo pensato di donare ai nostri giovani».

Una gradita sorpresa per gli studenti, che riprenderanno le lezioni con un sorriso in più.

«Bellissimo. In un momento di malinconia e, a volte, anche di comprensibile egoismo da parte di tutti, è una boccata d’aria – ha ribadito la preside Piatti - quindici tablet completi di custodia, con cura, pensati per i ragazzi. Vorrà dire avere una classe in situazione smart: sicuramente un gesto che ci ha colpito da tutti i punti di vista, un pensiero di Natale che rimane. C’è chi vive una certa agiatezza ma che comunque, comprensibilmente, non ha spazio per pensare agli altri soprattutto in questo periodo. Qualcuno, invece, ha pensato ai più deboli, ragazzi a cui si sta togliendo tutto. Una cosa che ha e avrà una risonanza importante. Al di là del momento, è una lezione di educazione civica».

Un esempio

Un gesto generoso, ma anche un insegnamento dunque per i ragazzi.

«Anche il fatto che rimanga anonimo è un messaggio ulteriore – ha concluso Piatti - non è una ricerca di pubblicità anche se avrebbe avuto tutto il diritto di essere ringraziato pubblicamente senza che il gesto perdesse nulla, ma così è ancora di più una lezione. Vorrei a nome di tutta la scuola ringraziare questo benefattore».

Anche lui, sicuramente, vivrà un Natale più sereno sapendo di aver fatto un regalo prezioso e utile ai più giovani.

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