I migliori volontari d’Italia: la Cri di Grandate esce vittoriosa dalle gare nazionali di Primo Soccorso

Croce Rossa La vittoria è stata conquistata a Pesaro dove alla squadra sono state riconosciute capacità e approccio umano. Il premio è di tremila euro

Erano partiti alla volta di Pesaro per le gare nazionali di Primo Soccorso della Croce Rossa e sono tornati vincitori. La squadra di Grandate si è fatta valere salendo sul primo gradino del podio e portando a casa anche il premio speciale intitolato a Luisa Monti, la pediatra che nel 2004 ha perso la vita in Iraq.

Il comitato di Grandate, guidato dal presidente Antonio Iodice, attraverso la squadra di sei volontari ha fatto l’en plein di premi ed è arrivato alla gara nazionale in rappresentanza della Lombardia, dopo aver vinto le gare regionali di Mantova a settembre.

La sfida

A Pesaro la squadra di Grandate, composta anche da alcuni volontari che hanno da poco finito il corso, è andata con Susi Santarelli, accompagnatore e formatore, e con due simpatiche mascotte, Trauma, il pollo, ed Angina, il fenicottero rosa.

«E’ da aprile che ci alleniamo nella nostra rimessa a Grandate – dice Santarelli che in passato aveva partecipato alla gara nazionale arrivando seconda – è un evento incredibile, una gara lunga e difficile iniziata alle 9.30 e terminata alle 19. Ci si muove in città senza possibilità di avere con sé nulla, né cellulari, né suggerimenti, senza presidi di ambulanza».

«La squadra si è mossa anche con monopattini elettrici e su di un battello del soccorso CRI in acqua – aggiunge Santarelli - si attraversano diversi scenari di 9 minuti dove succedono cose pazzesche, ad esempio una prova d’orchestra in cui i musicisti poi litigano e si malmenano, un evento violento in famiglia in cui chi è stato picchiato va approcciato anche in una certa modalità psicologica. La squadra trova le situazioni da risolvere in urgenza, in attesa dei soccorsi occorre dimostrare di saper garantire sicurezza propria e degli altri».

Preparazione

Grandate ha gareggiato con altre squadre che provenivano da 15 regioni italiane e il premio speciale Luisa Monti è stato assegnato anche per il miglior soccorso dal punto di vista umano che ha curato l’approccio psico-sociale al paziente, qualità fondamentale per un soccorritore.

Grandate ha avuto anche il premio per la migliore esecuzione delle manovre salvavita, oltre che per il maggior numero di supporter.

I sei volontari, ovvero il leader Davide Piatti, Stefano Marabete, Raffaele Viate, Andrea Frongi, Camilla Brunelli e Francesca Lazzara, si sono allenati per sei mesi con l’aiuto di istruttori simulatori e truccatori della sede di Grandate e non solo, grazie al lavoro di squadra hanno raggiunto questo prestigioso traguardo, distaccandosi di oltre 200 punti dal Piemonte, secondo classificato e dal Veneto, terzo.

Oltre al trofeo, la squadra ha portato a casa un assegno di tremila euro da spendere in presidi sanitari, quali una carrozzina elettrica o altro materiale per l’ambulanza che entrerà a far parte a tutti gli effetti dell’attrezzatura utilizzata dalla CRI di Grandate.

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