Il contatore? Nascosto sotto il parcheggio

Tavernerio L’impianto che misura il consumo di acqua di quattro villette al centro di una vicenda surreale: basta un’auto in sosta per impedire qualsiasi intervento

«Non è possibile avere il tombino con i contatori dell’acqua sotto uno dei posti di un parcheggio pubblico: si elimini quello stallo». Dopo due anni di segnalazioni, comunicazioni e lamentele, alcuni residenti della centralissima via Risorgimento sollevano un caso singolare: si tratta di quattro villette, quattro famiglie quindi, che hanno i contatori dell’acqua delle proprie abitazioni sotto il parcheggio pubblico di via Risorgimento, di fronte al parco giochi pubblico e alla sede dell’istituto comprensivo statale “Don Milani”.

Tira e molla da due anni

I residenti raccontano di un tira e molla con l’amministrazione comunale iniziato esattamente due anni fa: «Nel settembre 2021 abbiamo protocollato una richiesta in cui si segnalava questa anomalia e si chiedeva di intervenire nel modo più logico e semplice possibile: eliminando quello stallo di sosta – spiegano i residenti – La questione è andata avanti con altre segnalazioni e richieste di incontro all’ufficio tecnico, ma spesso senza risposta o con una risposta di diniego alla proposta: l’ufficio tecnico e il sindaco, Mirko Paulon, ci hanno detto che non è possibile eliminare quello stallo di sosta. Il parcheggio è pubblico, non è a pagamento e non prevede limitazioni temporali: un’automobilista può quindi lasciare la sua macchina parcheggiata anche per lunghi giorni. Non sarebbe più logico a questo punto togliere un posto auto e mettere un panettone o almeno pensare a un disco orario per la sosta? Dal Comune hanno provato a risponderci che nel caso si possono chiamare i Vigili o il carro attrezzi, ma se non ci sono limiti come possono intervenire i Vigili?».

Ovviamente i disagi non mancano e non sono mancati, come raccontano le famiglie: «Pochi giorni fa un guasto sulla rete idrica in una delle nostre villette ha imposto di intervenire, ma un’auto parcheggiata non lo permetteva – raccontano – Una situazione che ha dell’incredibile».

Appena è andata via la macchina, il proprietario che aveva il guasto ha messo la sua auto nello stallo per permettersi così di accedere al tombino. Altro problema è quello delle letture dei contatori per la bollettazione: i residenti non vogliono più accettare letture presunte perché l’addetto incaricato non può aprire il tombino. I residenti spiegano che il Comune propone lavori per spostare di tre metri contatori e tombino: «Ci hanno detto che pensano loro alla spesa – commentano – ma non ci stiamo: sono comunque soldi pubblici buttati via». Dal canto suo il sindaco, Mirko Paulon, spiega che si tratta di una situazione che viene dal passato, quando è stato permesso di fare un parcheggio sopra un accesso a contatori privati.

Il sindaco

Il sindaco però respinge le proposte e tira dritto senza mezzi termini: «Ho sempre detto chiaramente che quella è un’area carente di parcheggi e non possiamo toglierne uno – sottolinea il primo cittadino – Ho proposto di spostare i contatori, ma la vicenda si è fermata sull’attribuzione dei costi. Contattata Como Acqua, le spese dello spostamento dei contatori è a carico dei privati. Il parcheggio è su suolo pubblico». Unica strada possibile sembra quella dei lavori che, ironia della sorte, dovrebbero pagare proprio i privati residenti. Con loro buona pace o forse con massima rabbia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA