Il pass per la figlia infortunata: «È arrivato, ma a fine malattia»

Casnate con Bernate. La mamma lo aveva chiesto in Comune da 15 giorni. «Nel frattempo ho pagato la multa di 165 euro e perso 4 punti dalla patente»

Casnate con Bernate

Il pass per il parcheggio disabili è stato finalmente consegnato, ma dalla richiesta sono passati 15 giorni e soprattutto da martedì il contrassegno molto probabilmente non avrà più alcuna utilità.

È amareggiata Martina, mamma di un’alunna dell’elementare “Volta”. A fine ottobre si era rivolta al nostro giornale, per segnalare una serie di disservizi burocratici. La figlia era temporaneamente costretta su una sedia a rotelle, in seguito a una frattura, un disagio amplificato dalla difficoltà di trovare un parcheggio all’ingresso della primaria.

Per questo il 16 ottobre, primo giorno di scuola della bimba dopo l’incidente, Martina aveva posteggiato su uno stallo per disabili. Multata, a nulla era valsa la giustificazione al vigile di turno: trasportava una persona temporaneamente con disabilità. Nell’immediato si era presentata al comando della Polizia Locale, impossibile annullare la contravvenzione, aveva optato per una soluzione: chiedere un pass temporaneo per parcheggiare. Martina si è poi rivolta all’Ats, è tornata al comando il 23 ottobre con tutta la documentazione, ma soltanto ieri suo marito ha ricevuto l’agognato pass.

Nel mentre c’è stata una telefonata con il sindaco, Anna Seregni, e mercoledì Martina ha pubblicato un lungo post su una delle principali pagine Facebook del paese, sottolineando la serie di ostacoli affrontati. Ora il contrassegno è in suo possesso con validità sino a fine febbraio, ma non è per nulla soddisfatta. «Mia figlia martedì toglierà il gesso – racconta Martina – Certo dovrà sottoporsi alla riabilitazione, ma siamo di fronte a una bambina, non credo impiegherà molto a tornare completamente autonoma».

Il pass insomma potrebbe già aver perso di utilità. «Ho pagato la multa di 165 euro – ricorda i disagi subiti – Mi sono stati anche tolti 4 punti dalla patente, senza contare le mail inviate e l’andirivieni dagli uffici municipali». Mercoledì non ce l’ha fatta più e ha perso la pazienza. «Nelle ultime settimane sono stata costretta a arrivare con largo anticipo a scuola, per trovare posto libero vicino all’istituto – prosegue Martina – Mercoledì l’unico stallo disponibile era tra una Jeep e un furgone. A stento sono riuscita a scendere io, mentre la mia bambina è dovuta scivolare fuori dal bagaglio». Tanti genitori hanno assistito alla scena. «Mi dicevano posteggia un attimo davanti a scuola – Martina sorride amaramente e conclude – Da come sono rimasta scottata, farei scendere altre 100 anzi 1000 volte mia figlia dal bagagliaio piuttosto che ricominciare tutto daccapo. Mi sono talmente arrabbiata, che poi ho scritto il post su Facebook».

© RIPRODUZIONE RISERVATA