
Cronaca / Como cintura
Venerdì 25 Luglio 2025
Il pm: «Disabili maltrattati». Indagati 14 operatori sanitari. La struttura estranea ai fatti
I soprusi degli ex dipendenti sarebbero avvenuti al centro “Villa Santa Maria” di Tavernerio tra il 2018 e il 2021. Coinvolti pazienti tra gli 8 e i 26 anni
Tavernerio
Secondo quella che è l’agghiacciante ipotesi dell’accusa, contenuta da un fascicolo portato avanti direttamente dal procuratore di Como Massimo Astori, avrebbero picchiato, umiliato, vessato almeno quindici ragazzi disabili di una età compresa tra gli otto e i 26 anni: pazienti del centro di Tavernerio “Villa Santa Maria” i cui vertici – stando alle carte – sarebbero estranei alla vicenda.
La procura di Como ha chiuso le indagini su una brutta vicenda - risalente agli anni compresi tra il 2018 e il 2021 -che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di quattordici Operatori socio sanitari, ex dipendenti della struttura.
La premessa, come sempre in questi casi, è d’obbligo: siamo ancora nella fase della conclusione delle indagini preliminari; le difese, a cui in queste ore stanno arrivando le notifiche dell’accaduto, avranno ora tempo per controdedurre fornendo la propria versione dei fatti.
A dare il via all’indagine erano state due ragazze che avevano operato all’interno di Villa Santa Maria: a loro avviso, i comportamenti messi in atto dagli Oss andavano contro ad ogni protocollo previsto dalla stessa struttura.
In fase di indagine le attività si erano poi allargate anche a intercettazioni e ad ulteriori verbalizzazioni che hanno convinto la procura a contestare i maltrattamenti ai quattordici indagati. Le accuse sono pesanti: gli operatori socio sanitari avrebbero maltrattato abitualmente gli ospiti loro affidati (una quindicina quelli identificati, ma per qualcuno non è stato possibile risalire all’identità), pazienti affetti da problematiche psichiche e fisiche come l’autismo o ritardi mentali gravi.
La replica della struttura
«Stiamo seguendo con estrema attenzione le notizie che arrivano dalla stampa sull’esistenza di un’indagine coordinata dalla Procura di Como che riguarderebbe comportamenti attribuiti ad alcuni operatori, la maggior parte dei quali non più in servizio presso la nostra struttura. Desideriamo ribadire con fermezza che né Villa Santa Maria né la sua Direzione risultano indagate o destinatarie di alcuna contestazione. L’Ente non è stato coinvolto in alcun modo nel procedimento, a conferma della sua totale estraneità ai fatti».
Nel pomeriggio di ieri dall’interno della struttura di Tavernerio è arrivata una nota che interviene nell’indagine che ha finito con il coinvolgere diverse persone che avevano operato a Villa Santa Maria. «Se le condotte riportate dovessero trovare riscontro – prosegue Villa Santa Maria nel suo intervento – ci troveremmo di fronte ad azioni inaccettabili, che violano i protocolli rigorosi del Centro e che tradiscono i principi fondamentali di rispetto, cura e protezione che ispirano ogni giorno il nostro lavoro. Villa Santa Maria è un’organizzazione certificata secondo la norma ISO 9001, garanzia di standard internazionali in materia di qualità, sicurezza e trasparenza, applicati in tutti i processi educativi, clinici e assistenziali. A ciò si aggiungono audit interni e controlli esterni periodici, volti a prevenire ogni forma di violazione dei diritti e a tutelare la dignità dei nostri ospiti».
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