Sequestrata la Ca’ Franca: 330 giovani sorpresi a ballare in un locale privo di sicurezza

Lipomo Il provvedimento di polizia e Procura dopo il blitz di sabato notte nella struttura. L’accusa è di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo senza autorizzazioni

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Oltre trecento persone impegnate a ballare al Ca’ Franca. Peccato che la discoteca non esista più. E che al suo posto non sia mai stato rilasciata alcuna nuova autorizzazione come locale pubblico. Gli agenti di polizia e la Procura hanno emesso in decreto di sequestro preventivo degli edifici che ospitavano la storica discoteca Ca’ Franca di Lipomo. Chiusa da alcuni anni, dopo la decisione dello storico proprietario Carluccio Cicardi (scomparso un anno fa) di interrompere l’attività, da qualche tempo il locale che ospitava una delle sale da ballo più famose del circondario, ha iniziato a proporsi come luogo per feste private.

Le contestazioni

E fin qui, nulla di male. La questione è che, soprattutto nei fine settimana, capitava che quelle feste private si trasformassero in veri e propri eventi con musica disco e ballo che richiamavano centinaia di persone. Eventi pubblicizzati su instagram e ai quali bisognava prenotarsi con tanto di biglietto da mostrare all’ingresso.

La voce sul ritorno di una discoteca di fatto nei locali della Ca’ Franca è giunta anche in Procura e negli uffici della Questura, in particolar modo della divisione della polizia amministrativa. Tanto che, sabato sera, il Questore ha disposto un servizio ad hoc per verificare di persona la situazione. Quello che hanno trovato gli agenti, che sono intervenuti con militari della Guardia di finanza, è stato ciò che temevano: oltre trecento persone che ballavano all’interno di un locale privo di autorizzazioni e, soprattutto, con sistemi di sicurezza e di evacuazione in caso di problemi mai verificati da chi di competenza.

In particolare, per ogni evento pubblico con oltre 200 persone è indispensabile procedere a una richiesta di autorizzazione che comporta controlli anche da parte dei vigili del fuoco, sul rispetto delle caratteristiche di prevenzione incendi. Inoltre le licenze a suo tempo ottenute dalla Ca’ Franca ormai sono esaurite da anni.

Il provvedimento

Da qui la decisione di polizia e Procura di procedere a un sequestro preventivo dei locali, che si trovano in una zona boschiva alla fine di via Fornace a Lipomo. L’accusa è di aver violato l’articolo del codice penale nei confronti di chi procede all’apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento senza le prescrizioni di legge, in particolar modo quelle in materia di sicurezza. Nella notte tra sabato e domenica, quindi, i poliziotti hanno provveduto a identificare i presenti, spegnere la musica e sgomberare i locali. La Procura, come detto, ha aperto un fascicolo.

Tra l’altro nel locale è stato trovato un clandestino, cinquantenne, che lavorava come tutto fare senza avere alcun tipo di contratto di lavoro.

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