«Io, faccia a faccia con il ladro in casa»

Luisago Il racconto di Fabio Capodiferro: «Ho sentito dei rumori dalla finestra. Erano in due, stranieri: uno mi ha detto “Te amazo”»

Luisago

Si stava godendo una tranquilla giornata di riposo, comodamente sdraiato sul divano a guardare un film, quando un ladro ha tentato di entrare in casa. Lui ha reagito e l’ha messo in fuga.

È accaduto alle 17.30 di giovedì a Fabio Capodiferro, di professione guida il carroattrezzi, ma è noto come Ziopasticcio (clown per bambini ndr.) ed è stato candidato consigliere comunale alle ultime elezioni per “Nuova Luisago” di Daniele Regondi.

Capodiferro abita in via Risorgimento a Portichetto, una delle principali arterie di traffico del paese.

L’allarme

Eppure i ladri (erano due, uno faceva da palo) non hanno avuto remore, in pieno pomeriggio, con centinaia di veicoli in transito, a scavalcare la recinzione della palazzina di tre piani dove abita (Capodiferro vive al piano terra) e a tentare di forzare la finestra della sala.

«Ho sentito un rumore – racconta Capodiferro – Ho capito subito che qualcuno si era seduto sul davanzale della finestra». Inizialmente ha pensato a uno scherzo. «Credevo fosse mio cognato o un amico – prosegue – Quando ho capito che stavano cercando di forzare la finestra, mi sono alzato di scatto».

La reazione

Ha scostato le tende, si è trovato di fronte il ladro. «È scappato. Ho spalancato la finestra e ho iniziato a urlare». In tutta riposta è stato minacciato. «“Te amazo”: mi ha detto proprio così con una cadenza magrebina – continua Capodiferro – Mi sono affacciato, erano in due, molto alti, all’incirca un paio di metri: capelli rasati, bomberino, carnagione mulatta». Il candidato consigliere comunale ha chiamato i carabinieri. «Dopo pochi minuti sono arrivati».

Purtroppo non è la prima volta che accade. «Abito in questa casa da più di 10 anni – si racconta – È la terza volta che abbiamo a che fare con i ladri». Il primo episodio risale a sei anni fa. «Allora erano riusciti a entrare dalla camera da letto – rammenta - Non abbiamo mai tenuto nulla di valore in casa, nemmeno adesso, ma purtroppo all’epoca riuscirono a rubare l’anello di fidanzamento che avevo regalato a mia moglie».

Il secondo episodio risale all’incirca a tre anni fa. «Ci avevano spaccato la finestra della cucina, ma non erano entrati. Forse qualcuno li aveva disturbati e se n’erano andati». Capodiferro spiega che confinare con una strada altamente trafficata, qual è via Risorgimento, non è un vantaggio anzi tutt’altro.

«In questa stagione è già buio molto presto, i ladri colpiscono le case dove attorno c’è poca illuminazione e soprattutto dove non vengono sentiti. Nel caso di via Risorgimento il rumore della loro azione è coperto dai continui veicoli di passaggio». Capodiferro è preoccupato per moglie e figlia.

«Sono spaventate che possa succedere ancora – conclude – Prenderemo sicuramente delle contromisure, ma d’altronde cosa devo fare? Abbassare tutte le tapparelle 17.30 del pomeriggio? Non voglio essere prigioniero in casa mia».

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