L’assalto di Pasquetta
Che folla in città

Como: giornata piena di turisti - e non solo - sul lungolago e per le vie del centro. Meglio anche del pre Covid. Lunghissime code alla funicolare e per salire sul battello. Pieni fin dal mattino i principali parcheggi, traffico in tilt

La coda dei turisti e dei comaschi, in attesa del battello al pontile cinque, lunga quanto la passeggiata ex Amici di Como. Così tante persone, in città, non si vedevano da anni. Di sicuro è una delle “pasquette” più affollate di sempre. Non solo: arriva dopo una domenica pasquale zeppa di turisti.

Un elemento a favore della tesi sono gli autosilo: già attorno alle 12, i cartelli luminosi segnalavano il tutto esaurito per le strutture più centrali. Nessun posto all’ex zoo, Valduce e via Aguadri. Ma, la situazione, non è cambiata nel pomeriggio: fino alle 16, negli stalli attorno al centro non si trovava un posto. Diversa la situazione per i parcheggi più esterni: a questo proposito, anche attraverso la propria pagina Facebbok la Polizia locale consigliava «le aree decentrate, come Val Mulini o via Castelnuovo, e l’utilizzo dei mezzi pubblici».

Altrimenti, il rischio era di fare la stessa fine delle centinaia di macchine impegnate a circumnavigare lo stadio senza sosta, nella speranza (vana) di trovare un buco dove infilare la vettura.

Viabilità bloccata

Per quanto riguarda la viabilità, com’era ampiamente prevedibile, è stata un incubo. Colonne all’ingresso e in uscita dalla città, sia al mattino sia al pomeriggio. Attorno a mezzogiorno, il combinato disposto di un incidente in via per Cernobbio e un furgoncino in panne in via Borgovico ha dato il colpo di grazia, tanto che il navigatore consigliava ai guidatori di prendere via Borromini e dirigersi verso Monte Olimpino per poi scendere lungo via Bixio e piazzale Santa Teresa. La situazione non è migliorata col passare delle ore, con pesanti rallentamenti in viale Lecco, via Manzoni e sul lungo lago. Ma quasi tutte le arterie in entrata e uscita della convalle hanno registrato problemi.

Guardando le targhe, si notavano molte auto in arrivo da Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Brescia e Varese. Non mancavano, però, le macchine provenienti dal Ticino e, in generale, dalla Svizzera. La sensazione, corroborata dalle percentuali d’occupazione presenti sul portale Booking, è che la nostra città sia stata scelta da parecchi turisti, come testimoniato le persone a spasso col trolley.

In tanti hanno deciso di recarsi ai giardini a lago per sdraiarsi a prendere il sole o, semplicemente, per scambiare quattro chiacchiere all’aria aperta. La maggiore attrazione è la “spiaggia” artificiale, creata dall’assenza di piogge e dal basso livello del lago. Ieri, nessuno ha approfittato delle alte temperature per fare il primo bagno della stagione. Ma a Pasqua, noncuranti dei cartelli che vietano espressamente la balneazione, alcuni hanno deciso di immergersi nel lago retrostante il Tempio voltiano. Zeppa di persone anche la passeggiata Lino Gelpi e il parco di villa Olmo.

Funicolare e battelli

Come sempre, in concomitanza col caldo e la bella stagione, si sono create code anche di fronte alla biglietteria della navigazione in piazza Cavour.

Un altro magnete per i visitatori è la funicolare: anche in questo caso, in pochi hanno rinunciato a salire fino a Brunate per vedere il primo bacino in tutta la sua interezza, oltre a sfruttare l’occasione per fare due passi al fresco. Già in tarda mattinata e nel primo pomeriggio, il serpentone delle persone in attesa arrivava fino in viale Geno. Gli idiomi parlati spaziavano dall’inglese al francese passando per il tedesco.

In molti hanno sfruttato la giornata per fare due passi all’interno di villa del Grumello.

Infine, ieri è terminata la fiera di Pasqua, tornata dopo due anni di assenza. Anche in questo caso, le bancarelle di viale Varese hanno attirato comaschi e stranieri per quella che, a tutti gli effetti, è una vera e propria tradizione cittadina.

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