Le telecamere di quattrocento cittadini a Villa Guardia a disposizione delle forze dell’ordine

Sicurezza Prende corpo la proposta sottoscritta dai residenti nel novembre scorso. Il sindaco: «I privati devono firmare le liberatorie per permettere l’utilizzo delle immagini»

Il paese e i suoi ottomila cittadini saranno i protagonisti di un progetto pilota sulla sicurezza basato sulla integrazione delle telecamere pubbliche e private .

La proposta, partita dal gruppo di cittadini che chiedono maggior sicurezza in paese, soprattutto contro i ladri, è stata prontamente recepita dal sindaco Valerio Perroni, che ha portato avanti l’idea di mettere in rete le telecamere pubbliche e quelle private, in modo da essere consultate dalle forze dell’ordine.

Il colloqui con il colonnello

«Ho descritto quanto comunicato dai cittadini al colonnello Giuseppe Colizzi, comandante provinciale dei Carabinieri che era intervenuto durante l’incontro pubblico che avevamo organizzato il 23 novembre, sempre sulla spinta dei cittadini (a novembre la petizione per avere proposte concrete per contrastare i furti, lanciata da Sonia Alverdi, Luca Colomban e Luigi Viazzo fu sottoscritta da 393 cittadini ndr) – spiega il sindaco – Il colonnello ci ha indicato la via per poter iniziare ad organizzare questo nuovo sistema, per una questione normativa e di privacy innanzitutto servirà raccogliere le liberatorie dei cittadini e fare una sorta di mappatura delle telecamere private che potrebbero essere messe in rete, poi si potrà procedere».

In pratica, mettere in rete le telecamere è possibile, prima però bisogna sciogliere la questione normativa, i cittadini si organizzeranno in modo che poi la consultazione da parte delle forze dell’ordine - solo da parte delle forze dell’ordine, è bene ricordarlo - possa essere immediata e aiutare così le indagini e l’individuazione dei soggetti che a cadenza fissa visitano le case del paese per derubare chi ci abita e violare la privacy di un’abitazione.

«Proporrò ai cittadini che a fine gennaio hanno inviato la lettera con questa proposta di preparare un file in cui raccogliere i punti delle telecamere dei privati che vogliono aderire a questa iniziativa – continua Perroni – Ovviamente facendo firmare una liberatoria. Le immagini registrate dalle telecamere dopo un certo numero di ore devono essere cancellate, se l’utilizzo viene fatto dalle forze dell’ordine questo tempo piò essere dilatato oltre le 48 ore per legge».

Le telecamere sono un buon alleato per fronteggiare il problema dei continui furti nelle abitazioni, questo pensano i cittadini.

Settanta occhi elettronici

Il Comune di Villa Guardia negli anni ha posizionato circa una settantina di telecamere, grossomodo una telecamera ogni 113 abitanti e 9 telecamere per chilometro quadrato, se a queste si unissero quelle dei privati in modo organizzato e supervisionato dalle forze dell’ordine, il Comune diventerebbe quello con più occhi elettronici sul territorio, strumenti che anche recentemente hanno dato modo di individuare coloro che avevano vandalizzato delle strutture comunali nel parco Garibaldi.

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