Locatelli alla maxi esercitazione: «Modello da diffondere»

Cernobbio Il ministro per le disabilità presente all’iniziativa inclusiva della protezione civile. Massima attenzione alle fasce deboli

Cernobbio

Può essere un’esercitazione di Protezione civile inclusiva? La risposta forte e chiara giunta da Cernobbio - unica tappa comasca e lombarda ieri mattina della “Settimana nazionale della Protezione civile” - è sì.

E così ieri mattina, grazie alla sapiente regia del Dipartimento nazionale della Protezione civile (ed alle sue declinazioni lombarda e comasca), è stato possibile organizzare un’esperienza di assoluto rilievo, fortemente voluta dal ministro comasco per le Disabilità Alessandra Locatelli. Esperienza che ha visto dapprima l’attivazione del “Coc” (Centro operativo comunale) presso la “Sala stemmi” del Comune e in seconda e terza istanza l’evacuazione della scuola primaria di Campo Solare a seguito di un’ipotetica allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico e in seconda istanza dell’immobile di via Plinio, sede della Cooperativa “Il Sorriso” (20 ospiti), a seguito della simulazione di un rischio allagamento.

La giornata

Il tutto sotto lo sguardo attento oltre che del ministro Alessandra Locatelli, del Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabio Ciciliano, del prefetto Corrado Conforto Galli, del sindaco Matteo Monti e di tutti i vertici provinciali delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, di Asst Lariana e Ats con citazione anche per la polizia locale di Cernobbio e così i volontari della Protezione civile provinciale (con il responsabile del Servizio Protezione civile provinciale Giuseppe Bernasconi) e Lario-Intelvese dislocati sui due scenari. «È una giornata importante, che nelle nostre intenzioni dovrebbe diventare un modello di esercitazione, messa in sicurezza e prevenzione da applicare in numerose altri Comuni e realtà territoriali - le parole del ministro comasco Alessandra Locatelli -. Mettersi in sicurezza di fronte a un evento meteo avverso è fondamentale. Altrettanto importante è individuare le modalità operative per mettere in sicurezza persone con fragilità o disabilità. L’inclusione vuole essere uno dei concetti chiave anche nella pianificazione legata alla Protezione civile”. In questo contesto spicca il progetto “Soccorso Inclusivo Como” (o “Sì Como”), che i vigili del fuoco stanno portando avanti proprio per affinare le tecniche di intervento rivolte a persone con disabilità.

L’esperienza

Quanto alle emergenze meteo in essere Fabio Ciciliano ha poi posto il seguente quesito ovvero «quanto questi eventi eccezionali possano continuare a ripetersi nel tempo con la stessa intensità». Ed è per questo motivo che va affrontato - e già Governo e Protezione civile nazionale lo stanno facendo - un ragionamento «sul medio e lungo periodo». La Protezione civile nazionale via social nel pomeriggio ha rimarcato come «a Cernobbio oggi (ieri, ndr.) è successa una cosa bellissima».

Infine il sindaco Monti ha parlato di «momento importante per la nostra comunità» e di «segnale concreto di quanto sia fondamentale pensare alla sicurezza di tutti». Tanti gli spunti d’interesse emersi nel corso della mattinata. Ne citiamo uno con il ministro Alessandra Locatelli che ha chiesto come il messaggio d’allarme iniziale possa raggiungere tutta, ma proprio tutta la popolazione, incluso chi per motivi diversi ha problemi d’udito. Un piccolo, grande segnale d’attenzione nel nome di quell’inclusione.

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