
Cronaca / Como cintura
Venerdì 12 Settembre 2025
L’ondata di maltempo a Blevio e Torno: ci sono ancora 22 persone fuori casa
Il sindaco di Blevio: «Senza gli interventi già effettuati i danni sarebbero stati ancora più ingenti». E il collega di Torno: «Un pezzo di montagna è scivolato a valle, domenica non salite sul Montepiatto»
Blevio/Torno
«La botta è arrivata ed è stata anche forte». I sindaci di Blevio (Alberto Trabucchi) e Torno (Rino Malacrida) concordano sul fatto che l’alluvione lampo di martedì notte ha aperto ferite che ora andranno rapidamente rimarginate oltre a quelle tuttora in essere soprattutto a Blevio.
Le 22 persone che hanno dovuto lasciare le rispettive abitazioni nei due Comuni nel corso della giornata di mercoledì rimangono al momento fuori casa, mentre i due sindaci hanno stimato i costi della “somma urgenza” - funzionali alle cosiddette “schede Rasda” da inviare poi a Regione Lombardia per i contributi del caso - in 520 mila euro, 350 mila euro per quel che concerne Blevio e 170 mila euro per Torno. Numeri che quasi sicuramente verranno ritoccati al rialzo entro la scadenza prevista per la compilazione delle schede, vale a dire sette giorni dopo l’evento. Ingenti anche i danni ai privati, con intere abitazioni invase da acqua e fango in entrambi i Comuni. Particolarmente colpita a Blevio la frazione di Meggianico.
«La botta c’è stata, l’ennesima», conferma Alberto Trabucchi. «La Lariana è stata riaperta dall’Amministrazione provinciale. Noi contiamo di ripristinare l’intera viabilità comunale entro un paio di giorni. Nel contempo stiamo provvedendo a svuotare le briglie che si sono nuovamente riempite di materiale, come quelle oggi (ieri, ndr.) in fase di pulizia ultima in quel di Sorto - rimarca il primo cittadino -. Aggiungo in questo contesto che senza le briglie e gli interventi già posti in essere, i danni sarebbero stati di gran lunga superiori a quelli sin qui censiti e che al posto di giorni per il ripristino funzionale delle diverse situazioni si sarebbe parlato di settimane. Questa mattina (ieri, ndr.) abbiamo avuto un colloquio con i tecnici di “Hortus”, la società che ha curato il primo sistema di allerta posizionato in paese, i quali ci hanno confermato che quello di martedì notte è stato un evento eccezionale, a fronte di un’intensità, qualche minuto prima delle 3, di 185 millimetri ora».
A Torno il sindaco Rino Malacrida ha confermato quanto già rimarcato che «un pezzo di montagna si è letteralmente staccato, precipitando verso valle». A questo proposito il primo cittadino ha fatto notare che «anche ad un’altezza superiore rispetto a quella di questa importante frana si sono verificati problemi piuttosto seri». Da qui l’invito soprattutto per la giornata di domenica a non recarsi in zona Montepiatto, meta di tanti escursionisti. «Il sentiero tra Piazzaga e Montepiatto è chiuso, le imprese sono al lavoro», le parole del primo cittadino, che ieri ha già ufficializzato l’incarico per il progetto di messa in sicurezza da 2,5 milioni della zona a valle.
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