L’ultimo desiderio di Maria Lucia: si sposa tre giorni prima di morire

Luisago La donna, 56 anni di Portichetto, ha combattuto per quattro anni contro la malattia e giovedì scorso ha celebrato le nozze con il compagno di sempre. L’amica: «Ha tenuto duro fino alla fine»

Un trucco leggero a ravvivare il suo sorriso, un bel vestito bianco e la volontà di unirsi per sempre al suo Massimo, in un legame indissolubile che va al di là di ogni destino e oltre la morte stessa.

È stato questo l’ultimo gesto d’amore di Maria Lucia Donadello, residente a Portichetto Luisago, strappata alla vita da un male incurabile a soli 56 anni, dopo aver combattuto una battaglia difficilissima. Maria Lucia si è spenta nella sua casa domenica 10 luglio, ma tre giorni prima ha avuto la forza di sposare il compagno Massimo Vago con cui ha un figlio, Lorenzo, di 18 anni.

La decisione

La donna sapeva che il tempo a sua disposizione stava per terminare e così ha raccolto le ultime forze per il matrimonio, celebrato nella sua casa dal sindaco Susanna Dalla Fontanaalla presenza dei parenti e degli amici più cari. Si potrebbe pensare che, la loro, sia stata una cerimonia avvolta da un alone di tristezza considerate le circostanze, invece è stata proprio Maria Lucia a dare la forza ai presenti di sorridere e di fare festa un’ultima volta, tutti insieme.

Nonostante il fisico visibilmente provato, la sposa ci ha tenuto a truccarsi e a indossare un abito bianco ed essere bella per il suo Massimo, che non l’ha mai lasciata sola. «Il marito mi ha detto che si sarebbero sposati e così mi sono proposta per truccarla - ha raccontato Wilma Vallegro, amica di lunga data della coppia - lei si è sempre tenuta molto bene, sia nel vestire che nel truccarsi, così l’ho convinta anche per il matrimonio. Non appena ho finito, l’ho fatta guardare allo specchio e lei con un filo di voce ha detto “che bella che sono”».

La sua lotta contro la malattia era iniziata quattro anni fa, ma sembrava che le cose fossero andate bene e che Maria Lucia l’avesse sconfitta, invece poi lo scorso settembre un gonfiore alla pancia ha fatto intuire che qualcosa non andasse e, purtroppo, gli esami non hanno lasciato spazio a dubbi: il male era tornato. È quindi iniziato il ciclo di cure che inevitabilmente l’hanno debilitata, ma nemmeno queste sono state sufficienti. Quando, poi, si è saputo che non c’era più niente da fare, il suo desiderio è stato quello di lasciare l’ospedale, tornare a casa dalla sua famiglia e unirsi in matrimonio a Massimo. E così è stato.

I ricordi

«Non si è mai lamentata una volta – ha aggiunto Wilma - né del dolore né di nient’altro. Diceva solo “è andata così”. Domenica mattina è stata sedata, si è addormentata e non si è più svegliata. Ha tenuto duro fino al giorno del matrimonio per coronare quell’ultimo sogno». Il momento più toccante è stato indubbiamente lo scambio degli anelli.

«Nonostante tutto, ho trovato un ambiente sereno - ha ricordato la prima cittadina Dalla Fontana - davanti a queste situazioni si è angosciati, invece l’atmosfera era serena. Ho saputo dal marito che lei è rimasta contenta della cerimonia e questo mi ha fatto piacere».

I funerali saranno celebrati questa mattina alle 10 nella chiesa parrocchiale di Portichetto, preceduti dal rosario. Non si può che essere addolorati davanti alla prematura scomparsa di una mamma, moglie, sorella e amica, ma il pensiero che gli ultimi giorni siano stati per lei di felicità, non può che consolare.

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