
Cronaca / Como cintura
Mercoledì 16 Luglio 2025
Morta a 50 anni: «Mamma era solare e non si è mai arresa»
Figino Serenza Addio a Ramona Mandaglio: oggi il funerale a San Michele. I familiari chiedono offerte per la lotta contro la leucemia
Figino Serenza
La vita le ha dato una bella famiglia che le è stata sempre accanto, e una tale forza che è sempre stata lei, persino nei momenti più bui, a far loro coraggio.
Ma a Ramona Mandaglio il destino ha riservato anche tante prove difficili e l’ha portata via ai suoi cari dolorosamente presto, a cinquant’anni appena. Questa mattina la comunità figinese la saluterà per l’ultima volta alle 11, nella chiesa di San Michele. Una notizia, quella della sua scomparsa, che ha generato profondo cordoglio nella comunità, dove era conosciuta e apprezzata. Originaria di Fino Mornasco, per anni aveva lavorato nella pizzeria in zona Ferriera, Raggio Pizza, accanto a Giovanni, che non era più suo marito ma le è rimasto accanto fino all’ultimo, sempre presenti l’uno per l’altra. Un volto sorridente che ormai era familiare, una donna benvoluta e apprezzata alla quale tanti, in queste ore, stanno dedicando un pensiero commosso e addolorato.
Madre di tre figli, Giulia di 25 anni, Camilla di 23 e Andrea di 17, sempre seguiti con attenzione nella scuola, nello sport. Un anno fa era stata sottoposta a un trapianto di midollo e, racconta Camilla, «sembrava stesse meglio, si sottoponeva a controlli periodici, in cura al reparto di Ematologica dell’ospedale San Raffaele di Milano, ma andava tutto bene». Poi, solo una manciata di mesi fa, il dolore al fianco destro. I controlli, gli esami, e la diagnosi impietosa: adenocarcinoma al pancreas. L’ennesima prova, dopo aver già affrontato anche due infarti, uno a 39 anni e un secondo a 47. Lo scorso maggio il ricovero, e poi le cure domiciliari.
«Mamma era allegra, solare – le parole di Camilla Pepe – Non si è mai buttata giù. Aveva una forza incredibile, nonostante le tante difficoltà con la salute, e tutti si sono sempre chiesti come facesse ad affrontare tutto e ad essere lei, che dava coraggio agli altri». La famiglia ha chiesto di non inviare fiori, ma di devolvere eventuali offerte all’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma.
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