Natale in salita per i settori di commercio e accoglienza. Negozi, alberghi e locali lo definiscono «fiacco»

Il bilancioGli operatori del commercio e del turismo avevano aspettative molto diverse. Confcommercio: «Incidono i rincari dell’energia, non soltanto il “trasloco” dei Balocchi»

Natale in salita per i settori di commercio e accoglienza. Negozi, alberghi e locali lo definiscono «fiacco»
Bar e ristoranti non hanno fatto grandi affari in queste settimane
(Foto di butti)

Un Natale sotto le aspettative. Si lamentano bar e ristoranti, meno (ma non sono certo felici) i negozianti.

Il settore del commercio e dell’accoglienza traccia un primo bilancio della stagione natalizia. Partiamo dal turismo e quindi dagli albergatori. I principali hotel cittadini definiscono «fiacco» il periodo, occorre tra l’altro ricordare che diverse strutture sono ancora chiuse. Da Santo Stefano però realtà come il Palace o il Barchetta hanno tassi d’occupazione delle camere pari al 70%. E poi, spiegano titolari e gestori, hanno già il 90% delle camere prenotate per il 30 e il 31 dicembre. Anche al “Tre Re” Capodanno è quasi da tutto esaurito. Quanto al Terminus e a Villa Flori come da previsioni il Natale è andato a rilento mentre per l’ultimo sono pronti per una accelerata. Portali come booking.com confermano queste cifre per le prenotazioni messe a disposizione online, con nove stanze su dieci già occupate per il fine settimana del 31.

Più variegata invece la lettura nel commercio. I negozianti in centro si dividono in due fazioni. Chi è scontento per il minore passaggio di visitatori alla luce degli eventi natalizi in sordina e chi alla fine dei conti ha all’incirca gli stessi incassi, potendo contare su una clientela fidelizzata.

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