
Cronaca / Como cintura
Sabato 10 Dicembre 2022
Nuova Zelanda, Inghilterra, Svizzera e ora anche a Como: gli attivisti in piazza Verdi per Julian Assange
La storia Un australiano condannato al carcere con richiesta di estradizione negli USA per aver diffuso documenti sensibili sulla guerra in Afghanista: oggi a Como hanno raccontato la sua storia un’attivista comasca, Lorena Corrias, e un attivista arrivato dalla Nuova Zelanda, Matt Ó Branáin

Per Lorena Corrias, giovane comasca di Montano Lucino, tutto inizia da una trasmissione di Presa Diretta: «Raccontarono la storia di Julian Assange, io fino a quel momento non ne sapevo niente - dice mentre salta giù da una sedia in piazza Verdi, a Como - mi è sembrato incredibile che qualcuno potesse essere incarcerato per aver svolto la propria professione e aver detto la verità... e di tutti i posti poi a Londra!».
Gli attivisti a Como: «Abbiamo una storia da raccontare»
Lo ha spiegato oggi, 10 dicembre giornata mondiale dei Diritti Umani designata dall’ONU, dietro il Duomo di Como, dove si riunita con diversi attivisti che insieme a lei hanno realizzato una breve azione dimostrativa per diffondere la storia del giornalista australiano, fondatore del sito di intelligence WikiLeaks, ora incarcerato a Londra. Una figura enigmatica la cui storia si è diffusa in tutto il mondo quando ha diffuso a tre quotidiani ben 92mila informazioni e documenti riservati sulle operazioni militari statunitensi in Afghanista, classificandole come crimini di guerra. La sua storia è stata raccontata un po’ ovunque, finendo anche sul New Yorker, dove la giornalista Rakki Khatchadourian , dopo averlo incontrato, ha scritto: «Nonostante le sue dichiarazioni sul giornalismo scientifico, Assange mi ha chiaramente detto che la sua missione è di portare alla luce le ingiustizie, non raccontare storie in modo imparziale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA