Prenota l’esame medico ma si trova nell’ospedale sbagliato: colpa del centro di prenotazione

L’errore La donna, residente a Casnate con Bernate ha contattato il numero verde della Regione per un problema ortopedico, ma il giorno dell’appuntamento ha fatto un’amara scoperta: l’ospedale era sbagliato

«Ci può anche essere l’errore, ma quello che sconforta è il disagio di tutta la gestione successiva: si è lasciati soli, sto perdendo tantissimo tempo per cercare di prenotare l’esame e, a oggi, non ho ancora una data certa nonostante la priorità».

Questo lo sfogo di Nicoletta Perego, residente a Casnate con Bernate, in attesa di poter fare una risonanza all’anca entro i due mesi dall’impegnativa del dottore, datata 31 maggio.

Il Valduce non offre la prestazione prenotata

C’era quasi riuscita, all’ospedale Valduce, dove poi sono sorti i primi problemi.

«Ho fatto la visita dall’ortopedico che mi ha prescritto una risonanza all’anca con metodo di contrasto, col liquido da inserire direttamente nell’anca – racconta Perego – il dottore mi ha dato l’urgenza entro i due mesi: nella stessa data ho chiamato il centro di prenotazione della Regione che mi ha fissato l’esame il 6 luglio al Valduce. Io sono andata, dopo la compilazione del questionario e l’accettazione è arrivato il medico che mi doveva fare l’esame e mi ha detto che quel tipo di prestazione loro non la fanno, si era stupito del fatto che avessero accettato la mia impegnativa».

A quel punto la casnatese si aspettava di ricevere un altro appuntamento, questa volta corretto, ma trovare una struttura disponibile è tutt’altro che semplice, sicuramente impossibile entro i due mesi della priorità. «Lì avrei potuto fare una risonanza normale, ma l’ortopedico mi ha confermato il bisogno dell’esame specifico - ha aggiunto Perego - è quindi partito l’iter, con un rimbalzo di responsabilità. Ho fatto reclamo all’ufficio di prenotazioni online segnalando la problematica».

La visita urgente rinviata a settembre

Ma, nel frattempo, «ho perso un mese e mezzo. Ora mi hanno trovato un’altra struttura a settembre, ma devo chiamarli io per essere sicura che mi facciano l’esame di cui ho bisogno». Questo per non correre il rischio che si presenti la stessa situazione del Valduce.

«Se il fatto di ritardare l’esame non compromettesse l’uso della gamba, non avrei problemi ad aspettare, ma mi limita in alcuni movimenti - ha concluso - so che se la facessi privatamente, i tempi si stringerebbero, ma costa 600 euro». Per fortuna, «ora un’addetta della Regione Lombardia si è dimostrata molto disponibile e sta cercando di trovare un appuntamento il prima possibile».

La replica del Valduce

È il direttore sanitario del Valduce, Riccardo Bertoletti , a spiegare l’origine del problema. «La signora, attraverso il call center, ha prenotato una risonanza coxo femorale – ha confermato – è stata anche fatta l’accettazione. In radiologia, visto il contesto diagnostico, si è appurato che avrebbe sì avuto bisogno di una risonanza con metodo di contrasto, però non diffuso in endovena bensì intrarticolare, cosa che noi non facciamo».

Purtroppo, ha rilevato, «non c’è un codice specifico a livello di prenotabilità per questo genere di risonanza: un errore a monte nelle prenotazioni. Si tratta di un esame nuovo che prima non si faceva, andrebbero dunque aggiornati i codici a livello regionale».

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