Profumi nascosti nelle confezioni di pannolini, due donne denunciate per furto

Tavernerio Sarebbero almeno tre i colpi messi a segno nel negozio Acqua&Sapone, per un bottino complessivo da 1.300 euro. Le due giovani rumene nei guai

Nel carrello tenevano confezioni di pannolini per neonati, scatole che tuttavia all’interno erano state “farcite” con profumi costosi e altri prodotti di bellezza. Furti commessi in più riprese – almeno tre gli assalti sospetti – che avrebbero portato a far sparire dall’Acqua&Sapone di Tavernerio un bottino che è stato quantificato in non meno di 1.300 euro. I carabinieri della stazione di Albate, analizzando le telecamere di videosorveglianza, sono però riusciti a risalire ai responsabili, anzi alle responsabili, che sono state denunciate a piede libero. Si tratta di due rumene di 21 e 25 anni, di fatto senza fissa dimora anche se formalmente domiciliate a Milano, che ora saranno chiamate a rispondere all’ipotesi di reato di furto aggravato.

La segnalazione è stata inoltrata alla procura di Como, dopo ovviamente che anche i titolari dell’attività commerciale di Tavernerio avevano portato a termine con esito positivo il riconoscimento successivo all’individuazione delle presunte responsabili. Il primo colpo sarebbe avvenuto il 18 novembre, e da quella data – secondo le ipotesi dei carabinieri – ne sarebbero stati compiuti almeno altri tre tutti con modalità identiche e nascondendo la merce all’interno delle scatole di pannolini. Dalle immagini video si vedrebbero infatti le due donne in azione in contemporanea, una impegnata sulla porta di ingresso per tenerla aperta, l’altra intenta a girate tra le corsie del negozio per “farcire” la scatola di pannolini. La fuga sarebbe avvenuta sempre dalla porta di ingresso tenuta aperta dalla complice. Le indagini dei carabinieri hanno portato prima a risalire all’auto con cui le due si allontanavano, poi a riconoscere le due presunte ladre che sono in seguito state riconosciute anche dai dipendenti dell’Acqua&Sapone di Tavernerio. Una attività che ha portato a denunciare a piede libero le presunte responsabili che sono ora state iscritte sul registro degli indagati. Il bottino complessivo dei diversi colpi, come detto, è stato quantificato dai responsabili dell’attività commerciale in circa 1300 euro.

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