Rapine e furti tra Grandate e il Ticino. Conclusa l’inchiesta, nove gli indagati

Il caso Il primo colpo della banda sarebbe stato al Piccadilly di Novazzano il 14 ottobre 2021. Quattro componenti erano stati arrestati in flagranza per l’assalto alla banca di Monteggio

La procura di Como ha chiuso le indagini su una presunta banda di rapinatori e ladri (e su chi ruotava loro attorno) in azione a cavallo del confine, tra il Canton Ticino, Grandate ma anche nel Milanese, in azione tra l’estate del 2021 e i primi mesi del 2022. Una indagine coordinata dal pubblico ministero Giuseppe Rose e portata avanti dal lavoro nel Nucleo Investigativo dei carabinieri del Comando provinciale di Como. Parte di questa indagine, occorre ricordare, era stata seguita anche dall’altra parte del confine, con l’arresto in flagranza di reato (su comunicazione giunta dall’Italia) di quattro componenti della banda mentre preparavano l’assalto alla banca Reiffeisen di Monteggio, nella giornata del 9 dicembre 2021.

Gli episodi

Sono nove le persone iscritte sul registro degli indagati, con contestazioni molto differenti l’uno dagli altri. Il maggior numero di ipotesi di reato è finita sulle spalle di Stefano Giordano, 55 anni di Bregnano, cui viene contestato il concorso nella rapina al Piccadilly di Novazzano il 14 ottobre 2021 (5 mila franchi svizzeri il bottino) con altre due persone rimaste sconosciute. Il cinquantacinquenne avrebbe svolto il ruolo della staffetta, scortando l’auto dei rapinatori fino al confine per poi seguirne il rientro in Italia accompagnandola fino ad un bosco di Lomazzo dove fu data alle fiamme.

Le contestazioni

Giordano deve rispondere anche di ricettazione (delle targhe rubate), del danneggiamento seguito da incendio e anche della rapina alla banca di Monteggio dove non fu arrestato come i suoi presunti complici solo perché anche in quella occasione rimase sul confine a fare da scorta ai malviventi che tuttavia non rientrarono, ammanettati dalla polizia cantonale. Sempre al bregnanese viene contestato pure il furto di 3 mila euro a bordo di un mezzo di una impresa di pompe funebri (in concorso con Luigi Girardi, 61 anni di Milano, Francesco De Pierro, 61 anni di Ossona e Maurizio Viganò, 69 anni sempre di Ossona) oltre che, ancora in concorso con Girardi, il furto alla Skill spa di Grandate del 13 gennaio 2022 che fruttò un bottino di poco meno di 80 mila euro tra orologi di gran lusso, borse e apparecchi elettronici.

Tutti gli altri indagati, ovvero Armando Galati (68 anni di Mileto), Giovanni De Felice (61 anni di Lonate Pozzolo), Giuseppe Rizzo (55 anni di Seregno), Giuseppe Gesti (60 anni di Cinisello) e Assunto Leonardo Malacrinò (67 anni di Seveso) sono invece nei guai per la ricettazione della Ford Focus usata per la tentata rapina alla banca.

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