Realtà virtuale e ologrammi in classe: «Un salto di qualità per la didattica»

Scuola Il progetto punta a equipaggiare elementari e medie di Montano Lucino e Villa Guardia. In arrivo animazioni 3D, sistema touch e pannelli cancellabili. Prevista formazione per i docenti

Scuola 4.0 Next generation classrooms è il progetto che verrà attuato nei 5 plessi dell’istituto comprensivo, ovvero nelle scuole statali di Villa Guardia e di Montano Lucino. Circa 1000 alunni e un centinaio tra docenti e personale coinvolti.

Una scuola che, grazie a 182 mila euro di finanziamento del Pnrr, avrà ambienti digitali in cui studiare. Arriveranno aule immersive con realtà virtuale e aumentata, applicazioni e ologrammi, monitor e proiezioni, ma non visori. Il progetto punta ad equipaggiare, trasformandole, almeno la metà delle classi, quindi circa 25.

I nuovi strumenti

Non solo attrezzatura, ovviamente, ma anche contenuti immersivi dall’area scientifica a quella umanistica, dalla divina commedia alla stazione orbitante, avatar e contenuti virtuali con cui entrare in relazione per visionare dall’interno come sono fatte opere d’arte o quali meccanismi muovono le tecnologie. Tutto attraverso modelli 3D, foto e video a 360 gradi che possono essere prodotti a scuola dagli stessi alunni.

Il progetto delle nuove classrooms contiene anche la formazione per i docenti che verrà erogata secondo vari step: in questo anno scolastico c’è stata la progettazione e dal prossimo si metterà a punto la strumentazione fino a essere tutto a regime nell’anno scolastico 2024-2025.

Il dirigente scolastico, Francesco Cocquio e l’animatrice digitale dell’IC, Patrizia Fichera, hanno illustrato quanto è stato progettato per le classi della primaria e della secondaria di primo grado. Per la primaria sono previsti schermi immersivi ad altezza bambino con pareti da 450x225 centimetri, alimentati da 2 videoproiettori. Si lavorerà con il sistema touch e con pennarelli cancellabili, casse e animazioni 3D.

«È il passaggio ulteriore alla situazione che abbiamo nel nostro istituto che con i fondi PON ha già una dotazione idonea all’installazione di queste nuove soluzioni tecnologiche per la didattica – commenta il dirigente scolastico - un salto di qualità verso un miglioramento della didattica immersiva»

Alla secondaria

Alle scuole medie didattica immersiva significa anche ologrammi al centro dell’aula con i ragazzi disposti su apposite sedute ai lati, utilizzo di library con oggetti 3D e creazione di un museo in classe con gli elaborati dei ragazzi. Sono previste aule con la realtà aumentata, pellicole olografiche, oltre a carrelli per contenere tablet e note book, telecamere a 360 gradi, un laboratorio scientifico mobile per acustica, elettromagnetismo, termodinamica e l’abbinamento del software per specifiche App anche rivolte all’inclusione.

«Questo bando ci chiedeva di fare quel passo in più motivandolo e rispettando precise indicazioni – spiega la prof Fichera – ad esempio, la ripartizione del finanziamento: il 60 per cento verrà dedicato alle attrezzature (quindi 109 mila euro ndr), il 10 per cento per opere murarie, ancora il 10 per cento massimo per spese tecnico operative come collaudi ed allestimenti e massimo il 20 per cento per i nuovi arredi per creare isole in cui riunire i ragazzi».

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