Ristorante comunale, c’è pure Slow Food: «Un futuro alle persone fragili»

San Fermo, è stato realizzato nel parco Spina Verde, in quello che era un centro polifunzionale. Mascetti: «Struttura finita, possiamo cominciare a parlare della gestione». Previsti 146 coperti

San Fermo

Il nuovo ristorante in Spina Verde, quello che il Comune ha realizzato ampliando la struttura in zona Colombirolino, dietro la chiesetta dei pittori di San Rocco, sarà gestito con la partecipazione di Slow Food.

Con una spesa di circa 900 mila euro il Comune amministrato da Pierluigi Mascetti ha riqualificato ed ampliato l’edificio nel parco, fino a qualche anno fa era il punto ristoro e centro polifunzionale chiamato “Vivere tutti il parco”.

Il nuovo ristorante, che verrà aperto ad inizio 2026, è nato su progetto dell’architetto Pietro Dotti di Cernobbio anche grazie al finanziamento del parco regionale Spina Verde, che nell’estate 2023 ha dirottato su questa nuova opera circa 425 mila euro, inizialmente previsti per un’altra struttura inserita nel parco, ma nel Comune di Como.

Il ristorante è perfettamente inserito nell’area agreste del parco, ha grandi pareti di vetro, pannelli di copertura in elementi lignei, vialetti nel prato ed uno spazio di 200 metri quadrati, sia per il ristoro, è previsto un bar e un nuovo ristorante da 146 coperti, sia per rendere reale il progetto sociale “Capolavoro del Comune”, che vuole inserire lavorativamente soggetti fragili nei due ristoranti comunali, uno è appunto quello di San Rocco, l’altro quello in realizzazione con il cantiere di via Lancini.

Siamo in un’area della Spina Verde molto frequentata, vicino alle sorgenti del Seveso, non lontano dal Pin Umbrela, dai fortini e dalle trincee del Monte Sasso e dal sentiero confinale, in un luogo dove al momento non ci sono servizi di ristorazione, né bar. La Sagra di San Rocco che fino al 2019 per due settimane in questo periodo, da inizio agosto fino al 16, giorno di San Rocco, si è tenuta per 46 edizioni grazie al Gruppo sportivo Cavallasca, si svolgeva proprio nell’area dove oggi c’è il nuovo ristorante e l’ampio giardino tutto risistemato.

«L’auspicio è che dal prossimo anno la sagra di San Rocco possa tornare a svolgersi, riprendendo la tradizione che per lungo tempo ha caratterizzato questo luogo meraviglioso – dice il sindaco Mascetti a questo proposito – la struttura del nuovo ristorante è completata, ma manca l’affidamento della gestione, oltre a tutto il mobilio interno e all’attrezzatura della cucina. Abbiamo una bellissima struttura - aggiunge - e così abbiamo deciso di rinnovare anche la cucina, che già c’era in precedenza, ma ora non risulta più adeguata con tutto quel che di nuovo è stato fatto. Oltre alla cucina ci sarà anche il bancone del bar, i mobili da sala e l’attrezzatura, per questo abbiamo stanziato 110 mila euro complessivi».

Il Comune ha già pubblicato un bando per la gestione e Slow Food ha partecipato alla chiamata. «Ho incontrato il vicepresidente Slow Food Lombardia, Antonio Moglia e la referente per la zona di Como, Anna Zottola – conferma il primo cittadino - lavoreremo in modo che il nuovo ristorante abbia l’impronta Slow Food, oltre ovviamente a quella dell’inclusione lavorativa di ragazzi e persone fragili, obiettivo del progetto Capolavoro».

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