“School of rock” alla media: «Facciamo crescere talenti musicali»

San Fermo Il programma per diffondere la cultura musicale anche tra i più giovani. Un’aula apposita mette a disposizione degli studenti strumenti e apparecchiature

Mixer, batteria, sintetizzatore, chitarre, basso elettrico, studiare musica alla secondaria di primo grado va oltre il “suonare il piffero”, come qualcuno in modo un po’ dispregiativo può dire o pensare dell’educazione musicale nelle scuole. Da qualche mese il Comune amministrato da Pierluigi Mascetti, insieme a Paolo Calandrino, docente di educazione musicale, ha provveduto a allestire alla scuola Marie Curie un’aula di musica molto particolare e tutta lanciata verso la musica pop-rock.

Da lì non esce la solita musica, i ragazzi nell’ora di musica compongono battute e brani, possono farlo insieme e suonare insieme, proprio come una band, ma in un’aula di scuola. Un progetto ambizioso che nel tempo vorrebbe portare la scuola ad avere un vero e proprio indirizzo pop-rock e che ha trovato nell’aiuto del Comune un buon alleato, soprattutto per sviluppare, attraverso il suono pop-rock a scuola la socialità e un modo più immediato di appassionarsi alla musica rispetto allo studio degli strumenti classici o dei classici strumenti che si utilizzano nel percorso di studi della scuola dell’obbligo.

«Promuovere una cultura del fare musica pop-rock a scuola, questo vorremmo fare - dice in sintesi il Calandrino - perché pensiamo che questo approccio stimoli la creatività. Scrivere canzoni, realizzare arrangiamenti sono atti creativi, formare una pop-rock band, organizzare concerti, sono attività che sviluppano la socialità in un’età sempre difficile. Le alunne e gli alunni cominciano con l’ukulele già alla primaria - aggiunge - in prima media imparano a cantare accompagnandosi con lo strumento, poi in seconda e in terza sperimentano la stessa cosa con il piano e la chitarra e realizzano arrangiamenti aggiungendo basso, batteria e altri strumenti elettronici. Imparano a giocare con la lingua italiana per comporre canzoni, si mettono in gioco come interpreti, scoprono talenti che non sapevano di avere».

Uno degli obiettivi di questo progetto è quello di ampliare le capacità espressive dei ragazzi facendo musica, trovandosi insieme, togliendosi dalla smaterializzazione delle attività di studio attraverso le nuove tecnologie e ripartendo dagli strumenti e da un più sano rapporto tra materialità e digitalizzazione, anche nel suono e nella produzione musicale questo rapporto va considerato.

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