Sciolta la Protezione civile: «Fonderemo un nuovo gruppo»

Casnate Decisione del consiglio comunale con i voti della maggioranza. Il sindaco: «Abbiamo chiuso un periodo di dissidi, mancata lealtà e insulti»

Sciolto il gruppo della Protezione Civile, i sette volontari per decisione del consiglio comunale di giovedì sera non sono più parte della Protezione Civile del paese. Un gruppo che non esiste più, nemmeno sulla carta, vista la decisione assunta con i voti favorevoli della maggioranza guidata dal sindaco Anna Seregni, le minoranze hanno votato contro.

Nato nel 2017

Il gruppo fondato nel 2017 dall’ex sindaco Fabio Bulgheroni è stato sciolto, tutto da rifare. «Giovedì sera in consiglio abbiamo deliberato lo scioglimento del gruppo attuale rimasto in Protezione Civile, si tratta di 7 volontari – precisa Seregni - Restiamo in attesa che la Regione mandi lo schema tipo per il regolamento della nuova Protezione Civile, poi delibereremo in consiglio ed apriremo ai nuovi volontari. Non metto in vendita la nostra Protezione Civile, questo sia ben chiaro, ma in questo modo abbiamo chiuso un periodo di mancata lealtà, di dissidi ed insulti all’interno del gruppo – aggiunge – erano rimasti in pochissimi, poi c’è stato il pasticcio dell’autogestione, non ho mai capito perché un gruppo di volontari si debba autogestire, non siamo al Leoncavallo, né abbiamo a che fare con studenti o con centri sociali. Giovedì sera i volontari che erano presenti all’assemblea del consiglio comunale sono usciti insultando, sono allibita da tanta violenza verbale, non sono certo dei ragazzini. Non ho intenzione di spaccare in curve il paese. Il gruppo si ricostituirà su nuovi presupposti».

La vicenda della Protezione civile e la sua crisi ha registrato motivazioni di natura “politica”. Quando Seregni divenne capo della Protezione civile (il sindaco è per ruolo anche a capo della Protezione civile) i volontari rimasti erano solo 5, poi il gruppo si è rimpolpato, arrivando a 17, poi scesi a 14.

«Un errore»

«Consideravano male quelli arrivati successivamente, tanto che non sono stati inseriti in quella famosa autogestione - commenta il sindaco – forse è stato un errore far turnare ogni anno il coordinatore – ammette - Nell’ultimo anno Antonio Milanie Lorenzo Malinverno da soli hanno fatto più della metà delle ore di intervento, uno dei più facinorosi ha fatto 7 ore in un anno, un altro 16, un altro 22. Fino a quando non si ricostituirà il gruppo, il paese è servito dai Volontari del Lario, con cui dal 2021 abbiamo una convenzione triennale».

Da parte dei volontari “dissidenti” c’è una presa di posizione nei confronti del primo cittadino: «Il sindaco e la sua maggioranza indegna hanno deciso di sospendere il gruppo di Protezione civile mentendo spudoratamente come da mesi ad oggi – scrive un volontario sui social - vogliamo tranquillizzare i cittadini che non vi abbandoneremo, restate collegati, noi siamo e restiamo i vostri volontari. Abbiamo scritto pec al protocollo del Comune alle quali non abbiamo mai ricevuto risposta – si puntualizza via social - il sindaco non lo vediamo da mesi, ecco perché scrivevamo, non ci ha mai risposto, da questo si evince l’espressa volontà del sindaco di farci passare per non collaborativi o dissidenti, ma noi ci siamo sempre stati, i cittadini lo sanno».

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