
(Foto di Bartesaghi)
Tavernerio Il colpo nella notte tra domenica e ieri all’Iperal, sulla rotonda della Provinciale. Erano almeno cinque persone, bottino di 70mila euro
Tavernerio
Prima hanno utilizzato un furgone Fiat Ducato come fosse un ariete, abbattendo un vetro laterale dell’Iperal di Tavernerio lungo la via Briantea. Poi, una volta all’interno del supermercato, hanno puntato l’ufficio dove si trovava la cassaforte, strappata con delle cinghie e poi portata via nel pieno della notte.
Una banda di malviventi composta da almeno cinque persone (anche se non è esclusa la presenza di un sesto elemento) è entrata in azione assaltando l’attività commerciale che si trova lungo la trafficata strada che scorre in uscita da Tavernerio. Il bottino sarebbe ingente, quantificato attorno ai 70 mila euro.
La cassaforte – da quanto è stato possibile ricostruire – sarebbe poi stata ritrovata, aperta e svuotata, all’altezza di Fabbrica Durini. Sul posto, per verificare quello che era accaduto, sono arrivati i carabinieri sia della stazione di Albate sia del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Como.
Ma andiamo con ordine, partendo dall’inizio ovvero da quando, alle 3.50 della notte tra domenica e lunedì, una banda composta da almeno cinque persone tutte travisate ha raggiunto con due mezzi l’Iperal di Tavernerio lungo la Briantea. Davanti un furgone Fiat Ducato, dietro, da usare per la fuga, anche una Alfa Romeo. Il Ducato ha poi puntato lateralmente una vetrata mandandola in frantumi e aprendo in questo modo un varco per l’ingresso dei malviventi. I ladri hanno poi agito con il volto coperto.
Nel mirino, in un colpo durato pochi attimi, è finita subito la cassaforte che si trovava in un ufficio del supermercato.
I ladri avrebbero a questo punto utilizzato una cinghia che avevano portato dietro, legandola alla cassaforte per strapparla dal punto in cui si trovava per poi caricarla sui mezzi e fuggire. La scena sarebbe stata in parte videoripresa e le immagini sono ora nelle mani dei militari dell’Arma che le analizzeranno nella speranza di poter estrarre dai filmati dei frame utili all’attività investigativa. La speranza è che possa essere rimasta anche qualche traccia da poter essere repertata e analizzata.
Il bottino dell’assalto è stato importante, quantificato come detto in circa 70 mila euro. Cassaforte che è poi stata ritrovata aperta e abbandonata nel territorio di Fabbrica Durini, un elemento importante questo perché identifica con precisione quella che è stata la via di fuga della banda di malviventi.
Era da un po’ di tempo che il territorio provinciale non subiva assalti di questo tipo alla cassaforte delle attività commerciali con clamorose spaccate come quella di Tavernerio. L’ultima di cui si ha notizia risaliva addirittura a maggio in un negozio di occhiali in quel di Cantù.
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