Sport per la ricerca in nome di Filippo: «Esempio di forza»

Cernobbio Tante persone all’iniziativa della famiglia del giovane campione scomparso due anni e mezzo fa. C’erano anche i compagni della medaglia d’oro mondiale

Filippo Mondelli è stato un figlio, un fratello maggiore, un amico, un compagno di squadra, un esempio di forza che resterà impresso nella memoria, ora e per sempre.

Lo hanno testimoniato le tantissime persone che, tra venerdì e sabato, hanno preso parte all’iniziativa “Io sono Filippo, remare per la ricerca”, voluta dalla famiglia Mondelli e organizzata in riva a Cernobbio con la collaborazione delle canottieri Lario, Cernobbio e Moltrasio. È stata una grande festa a scopo benefico, proprio come la sorella e i genitori di Pippo desideravano, fatta di allegria e sport, pur con qualche inevitabile momento di commozione, a due anni e mezzo dalla scomparsa del campione del mondo di canottaggio.

Ha fatto un certo effetto, ieri, rivedere insieme i suoi compagni del quattro di coppia Andrea Panizza, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili - con i quali Filippo aveva conquistato l’oro mondiale nel 2018 a Plovdiv - sfidarsi a colpi di remoergometro. A fianco dei tre atleti, un posto vuoto: impossibile non immaginare proprio lì, vicino a loro, le forti braccia di Pippo, il petto che si gonfia sotto la pressione, la concentrazione, la grinta e infine il sorriso di chi sa di aver dato il massimo.

Nel posto di Filippo si è seduto, ieri, papà Guido, che si è poi sciolto in un abbraccio e un ringraziamento ai tre campioni, legati anche da un’amicizia fraterna. «Oggi siamo presenti tutti e tre per questa bella manifestazione dedicata a Filippo – sono state le parole di Andrea Panizza – spero che, negli anni, partecipino sempre più ragazzi per trasformarla in una competizione a tutti gli effetti. Certo, questi momenti in suo ricordo sono sempre difficili ed emozionanti: proprio qui, in questa piazza, gli avevamo dato l’ultimo saluto. Per me lui è stato come un fratello maggiore: mi ha preso sottobraccio e mi è sempre stato al fianco, era una guida».

Emozioni forti anche per la famiglia di Mondelli. «Venerdì, tra apericena e il post, i partecipanti sono stati 250 con molti giovani e oggi (sabato, ndr) per le gare più di 150 atleti da tantissime società non solo comasche, ma anche da Varese e Milano - ha confermato la sorella Elisa - Tutti hanno apprezzato l’iniziativa che ci sembra venuta bene, anche se non è semplice da organizzare. Qualcuno ha già detto che ci darà una mano per le prossime edizioni, per migliorare sempre di più».

I saluti

Presente ieri, in piazza, anche il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Como Michele Donega: «Fa molto piacere esserci, Filippo ha lasciato un segno importante. Era doveroso ricordarlo con un bel momento di sport».

Non poteva mancare il sindaco di Cernobbio Matteo Monti, che con Mondelli aveva un rapporto speciale: «È bello vedere tre canottieri del territorio unite per lo sport e nel ricordare una persona che ci ha lasciato. Vederli così uniti è uno stimolo a continuare in questa direzione». Nei prossimi giorni si saprà quanto è stato raccolto, nel nome del “Mondo”: il ricavato sarà devoluto all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dove il campione è stato seguito fino all’ultimo.

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