Stipendi più alti per tutta la giunta e dal 2024 saranno doppi: «Abbiamo solo applicato la legge»

San Fermo Il sindaco Mascetti: «Soldi dello Stato, non intaccano il bilancio comunale: un riconoscimento giusto»

Stipendi molto più alti per sindaco e assessori e nel 2024 raddoppieranno rispetto a quanto preso sinora. Con i nuovi adeguamenti proposti dalla legge 234 del 30 dicembre 2021, al sindaco Pierluigi Mascetti e alla giunta composta da quattro assessori quest’anno vanno poco meno di 100 mila euro, 62 mila euro per i 4 assessori.

Dal 2023 le indennità degli amministratori del Comune aumenteranno ancora, il sindaco dai circa 3.181,39 euro lordi al mese passerà a 3.524,55 euro lordi al mese (poco più di 42 mila euro l’anno), il vice sindaco Daniele Burgassi che è un lavoratore dipendente e che dunque vede decurtarsi della metà l’indennità passerà dagli effettivi 795,35 euro (la metà di 1590,69 euro) a 881,14 euro al mese. Gli assessori Fabio Ansideri, avvocato, Anna Orlando, pensionata e Chiara Robba, non lavoratrice perchè in aspettativa, passeranno dai 1431,63 al mese (poco più di 17 mila euro annui lordi) a 1586,05 euro al mese nel 2023 e poi a 1800 euro al mese dal 2024.

Nel 2018 il sindaco Pierluigi Mascetti scelse di abbassarsi lo stipendio, la sua indennità dopo la fusione con Cavallasca passò da 907,37 euro a 2000 euro lordi, avrebbe avuto diritto a 2700 euro mensili, ma Mascetti scelse di “fare uno sconto” al Comune.

Dai 2000 euro mensili del 2021 il sindaco passerà ai 4 mila (il doppio) nel 2024. Così la Giunta, dai 1000 euro per il vice Burgassi, che prende sempre la metà, quindi 500 euro ai 1000 euro (2 mila effettivi) nel 2024, Burgassi resterà comunque il membro della giunta meno costoso.

«Si tratta di fondi dello Stato – precisa il primo cittadino Mascetti - non potevamo diminuirci lo stipendio, sono soldi che non vanno ad incidere sul bilancio del Comune, sono fondi dello Stato che se non ritirati sarebbero andati persi».

«Fa piacere che lo Stato si sia accorto (tardi) del valore del lavoro dei sindaci e di chi amministra. Abbiamo rispettato la normativa - conclude il suo ragionamento il sindaco - credo sia un riconoscimento giusto da parte dello Stato, che è stato elargito a tutti i Comuni e alla Provincia».

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