«Tavolini all’aperto: ultima estate con le piazze invase», per Cappelletti si deve tornare alla situazione pre Covid

L’intervista Michele Cappelletti è l’Assessore al Commercio, alle Partite Iva e alla Protezione civile della giunta Rapinese.

«A fine settembre scade la proroga per la possibilità di ampliare l’area di occupazione del suolo pubblico con i tavolini. I locali dovranno tornare alla situazione pre Covid, eventuali ampliamenti andranno richiesti e saranno valutati caso per caso».

Michele Cappelletti, 54 anni, commerciante storico di calzature, ora farà della sua esperienza materia per l’assessorato che gli è stato affidato dal sindaco Alessandro Rapinese.

Cappelletti, per la prima volta un assessore alle partite Iva, oltre che al Commercio e alla Protezione civile...

Abbiamo pensato di unificare le cose per evitare ai cittadini, come diceva il sindaco, il “lasciapassare A38 “ di Asterix, cioè di correre da un ufficio all’altro. Si troveranno tutti i servizi che riguardano le attività in un unico punto del Comune. (il riferimento è a un episodio di “Asterix e le dodici fatiche di Ercole” in cui Asterix e Obelix vengono rimbalzati all’infinito da un ufficio all’altro per ottenere un lasciapassare che, alla fine, non otterranno, ndr.)

Come commerciante conosce molto bene i problemi della categoria...

Ci sono nato, in un negozio, praticamente. Ne avevo quattro: via Luini, il nostro storico, via Cinque Giornate, che abbiamo chiuso quando hanno allargato la Ztl e hanno ammazzato la via, uno a Cernobbio, dove non ho rinnovato il contratto di affitto alla scadenza, e quello di via Milano sotto i portici, che abbiamo tenuto.

La Ztl, appunto. Perché dice che ha ammazzato la via invece che rivitalizzarla?

Io parlo per la mia esperienza, Quando hanno chiuso via i Plinio, la via Cinque Giornate, soprattutto la parte verso il Duomo, è andata in sofferenza: prima la gente scendeva dai bus e la nostra era la prima via che trovava, non scendendo più lì arrivavano da noi che avevano già il sacchetto...

Quindi non è un problema di accesso dei veicoli ma di cambiamento dei flussi pedonali.... Ma in sè la pedonalizzazione non crede che abbia aumentato il passaggio, anche a beneficio dei negozi?

Sì certo, purtroppo però la nostra via è andata in sofferenza. Qualcuno si è avvantaggiato e altri hanno pagato pedaggio.

La Ztl resterà così?

È una Ztl già molto grande, allargarla è impossibile. Si può pensare di realizzare delle pedonalizzazioni temporanee o serali per eventi specifici, su richiesta di commercianti o residenti. Faremo un tavolo...

A proposito di tavoli: questione tavolini. Lascerete la possibilità di occupare le stesse superfici? C’è chi dice che Como è invasa...

E mi trova d’accordo. Il 30 settembre scade la proroga decisa dal governo, i locali dovranno tornare alla situazione pre Covid. Eventuali ampliamenti dovranno essere richiesti e decideremo caso per caso. Intanto da inizio luglio gli esercenti pagano l’occupazione del suolo pubblico, che era stata sospesa durante l’emergenza.

Puntate molto sull’incremento dei parcheggi...

I parcheggi sono la cosa che più serve a Como, più parcheggi vuol dire meno auto sul girone, e la gente che fa shopping fondamentalmente vuole arrivare in centro con la macchina. Avendo il negozio in via Milano vedo la coda fissa di gente che vuole parcheggiare. Quindi i posteggi in Ticosa, nell’area Stecav e probabilmente dell’ex Danzas, se lo deciderà il privato, toglierebbero auto dal girone e darebbero la possibilità alla gente di parcheggiare e in tre minuti essere in centro. Una soluzione certo più comoda dell’autosilo Valmulini...

Però ci sono parcheggi appena fuori dal centro, come quello di via Castelnuovo, che non vengono utilizzati. Cosa vi assicura che con la Ticosa sarebbe diverso?

La Ticosa fino a dieci anni fa era molto utilizzata.Chi lavora in città potrà lasciarvi l’auto a 3-4 euro al giorno.

Quindi l’obiettivo è destinarla alla sosta prolungata...

... E lasciare i posteggi attorno alle mura a chi deve fermarsi meno tempo. Ma sarà anche un progetto molto green, con la copertura a pannelli solari che fornirà energia a mille famiglie.

Cosa farà nei suoi primi giorni di mandato?

Intendo incontrare tutte le categorie e farmi dire da loro come possiamo aiutarli e come loro possono aiutare noi. Certamente i ristoratori dovranno aiutarci a tenere la città pulita perché così come sta andando non va bene. Ho già avuto una telefonata con una persona molto seria della categoria. Il ristoratore non può mettere fuori al sabato sera umido vetro e indifferenziata quando potrebbe esporre solo il cartone. Non rispettano i turni. Poi, certo, rimoduleremo gli orari dei passaggi, anche grazie ad Aprica che ci sta dando una grossa mano e che voglio ringraziare, ma è necessaria maggiore collaborazione da parte degli esercenti.

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