Taxi boat, in tre anni da 23 a 365 società. Il prefetto: «Abbassare i limiti di velocità»

Lago insicuro Summit tra forze di polizia: decuplicate le barche presenti nel primo bacino -Verifiche sulle autorizzazioni ai diportisti. Rispetto allo scorso anno raddoppiate le sanzioni

Se tre anni fa a Como operavano 23 società di taxi boat, a febbraio di quest’anno il numero è arrivato a 365. Tradotto: in tre anni il traffico di imbarcazioni per trasporti turistici è aumentato di oltre il mille percento. Ed è anche per questo motivo che ieri mattina, in Prefettura, si è deciso di intervenire quanto prima per imporre limiti di velocità maggiori nel primo bacino.

L’incidente mortale di sabato scorso, quando di fronte a viale Geno un motoscafo della società di noleggio Il Medeghino di Como ha travolto una barca con a bordo alcune turiste straniere, una delle quali ha perso la vita nell’impatto, ha spinto il prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, a convocare una riunione d’urgenza sulla situazione di sicurezza nel primo bacino del Lario. Riunione alla quale hanno partecipato i vertici della forze di Polizia, questore in testa, i sindaci di Como e Cernobbio, i responsabili dell’Autorità di bacino.

Pronti, via sul tavolo sono finiti i numeri che danno l’idea dell’attuale situazione del traffico sul lago. Dal 2022 a febbraio 2023 le società che fanno attività di diporto, e dunque le imbarcazioni che impropriamente, e per semplicità, chiamiamo taxi boat, sono aumentate di oltre il mille percento. E la stragrande maggioranza di queste opera nel primo bacino e frequenta il molo di Sant’Agostino per imbarcare i clienti.

I numeri

Secondo dato analizzato, quello relativo ai controlli e alle sanzioni. A titolo puramente esemplificativo il questore, Marco Calì, ha sottolineato come la Polizia di Stato abbia già elevato più multe nei primi sei mesi dell’anno di quelle fatte in tutto il 2024.

Negli ultimi due mesi (prima di sanzioni non ne sono state elevate) le motovedette della polizia hanno compilato 36 verbali, 22 dei quali solo nel primo bacino. Lo scorso anno le multe sono state complessivamente 27. Sempre negli ultimi due mesi sono stati controllati 353 natanti, contro i 311 di tutto il 2024.

«L’incontro - scrive in una nota la Prefettura - ha costituito l’occasione per fare il punto sulle iniziative in atto, sia sotto il profilo dell’azione di controllo e di vigilanza (non solo di polizia), che in relazione alle attività volte a diffondere all’utenza un’informazione precisa e puntuale, prevenendo comportamenti pericolosi o potenzialmente letali». Su questo punto l’intenzione è di intervenire per sanzionale i contratti di noleggio incompleti, dimostrazione di un’attività frettolosa di confronto con i clienti che si traduce anche in una minore informazione sulle regole di sicurezza.

Controlli sulle autorizzazioni

«Il prefetto - prosegue la nota - ha inoltre assicurato che relazionerà l’Autorità regionale in ordine ad alcuni aspetti emersi durante l’incontro in tema di autorizzazioni diportistiche, avviando un positivo confronto volto all’individuazione di soluzioni in grado di coniugare sicurezza e attività imprenditoriale». In particolare il tema è relativo alle autorizzazioni date rispetto ai luoghi di ormeggio delle barche.

Infine «è stata condivisa la necessità di adottare provvedimenti che stabiliscano una diminuzione dei limiti di velocità» nel primo bacino, su questo punto sta lavorando il Comune con un’apposita ordinanza.

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