Van De Sfroos, il tour di “Manoglia”: tappe anche a Como, Lecco e Saronno

Musica Apertura il 9 febbraio al Teatro Nuovo di Arcore. Al Sociale arriverà il 6 aprile. Concerto “clou” agli Arcimboldi di Milano il 29 febbraio. I biglietti in vendita da oggi

A pochi giorni dalla pubblicazione di “Manoglia”, il suo nuovo album, che ah conquistato i primi posti delle classifiche, Davide Van De Sfroos annuncia le tappe del tour, che inizierà il 9 febbraio 2024 dal Teatro Nuovo di Arcore per poi proseguire nei principali teatri italiani ed elvetici.

Non mancano Como, Lecco, Sondrio e Saronno in un calendario che vedrà come tappa clou quella, già annunciata in precedenza agli Arcimboldi di Milano, il 29 febbraio. Dopo Arcore, Bernasconi sabato 10 febbraio sarà all’Auditorium Santa Chiara di Trento, il 16 al Teatro Tirinnanzi di Legnano, il 17 al Silvio Pellico di Trecate, in provincia di Novara, il 23 al Giuditta Pasta di Saronno, il 24 al Sociale di Sondrio, il 29, come detto, agli Arcimboldi.

Doppio live

Il mese successivo si aprirà restando nel Milanese, con una tappa a Gorgonzola venerdì 1° marzo nella Sala Argentia del Cinema Teatro. Il 2 il ritorno in Svizzera, al Lac di Lugano. A Lecco un doppio concerto, giovedì 21 e venerdì 22 marzo al Cenacolo Francescano. Venerdì 5 aprile Van De Sfroos sarà in provincia di Bergamo, al Gavazzeni di Seriate, per tornare a casa, al Sociale di Como, sabato 6 e, infine,al Teatro di Varese il 13. Altre tappe verranno annunciate in seguito da MyNina Spettacoli.

Punti vendita

I biglietti sono disponibili dalle 14 di oggi - martedì 31 ottobre . su Ticketone.it e nei punti di vendita autorizzati. Inoltre, in occasione dell’annuncio del tour è stato presentato il videoclip di “Manoglia”, disponibile su YouTube e sui canali social del cantautore.

«Mi sono abituato, suonando nei teatri, a comprendere che proprio per il tipo di acustica e di attenzione del pubblico, una sezione ritmica troppo pesante in questo luogo risulta inutile – spiega l’artista - Quando poi hai a che fare con un disco come “Manoglia”, che è addirittura acustico, sarebbe addirittura sciocco esagerare o mettere in scaletta, al fianco di questi brani, brani totalmente differenti dal punto di vista dell’arrangiamento e dello spirito. Però la provocazione c’è: svuoteremo alcuni brani storici rendendoli più morbidi, più acustici e dilatati, magari aggiungendo qualche ritmica interessante a nuovi brani come “Zia Nora” o “La ballata del mascheraio”. Poi, ovviamente, proprio per uno spettacolo di questo tipo, nella creazione della scaletta cercheremo dei brani che possano star bene con questo mood. Siccome il disco è diventato molto concettuale dal punto di vista dei colori e dei suoni, andremo a cercare alcuni brani del passato che stiano bene dentro la sfera di “Manoglia”. Penseremo a una batteria con ampio respiro, con anche delle spazzole, percussioni presenti ma morbide, l’organico della band ci sarà, come la ritmica, non può essere tutto vuoto. Sicuramente non mancheranno in scaletta pezzi del passato, magari inseriremo brani che sono nati già un po’ in “stile Manoglia”, altri li adatteremo al mood acustico con un pizzico di arrangiamento; la missione è quella di creare uno spettacolo che abbia una giusta credibilità di suono, tra canzoni nuove e più datate. L’avventura si fa interessante».

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