Due centimetri e mezzo l’anno: quanto si “sposta” la Svizzera

Lo studio Il movimento verso nord-est rilevato dall’ufficio di Topografia. Campagna di misurazione per assicurare la stabilità delle infrastrutture

L’impercettibile (ai più) movimento delle Alpi sta contribuendo a “spostare” di 2,5 centimetri l’anno la vicina Svizzera (insieme ai Paesi confinanti) all’interno della placca europea.

Questo dato sensibile - praticamente sconosciuto al grande pubblico e che desta anche un pizzico di sana curiosità - è stato ufficializzato dall’Ufficio federale di Topografia, definito in gergo “SwissTopo”, all’interno di un’articolata nota in cui è stato evidenziato il fatto che in questi mesi (nel dettaglio fino al prossimo ottobre, ndr.) la Confederazione verrà nuovamente misurata grazie ai 220 punti fissi già stabiliti dagli esperti federali. Punti che costituiranno la base per la raccolta di tutti i geodati nei 26 Cantoni.

Il dettaglio

Nel dettaglio, il movimento della Svizzera punta verso nord-est, rimarcando anche il fatto che la Svizzera - sempre attraverso la spinta delle Alpi - continua a crescere in altezza. Si tratta ovviamente di movimenti minimi, che questa dettagliata campagna di misurazione ha permesso di intercettare.

Gli esperti - oltre che sui 220 punti fissi - si serviranno anche di 41 stazioni permanenti “Gnss” per la triangolazione nazionale.

«Durante la campagna di misurazione saranno misurati tutti i 220 punti», si legge nella nota a firma dell’Ufficio federale di Topografia. Prima dell’utilizzo dei sistemi satellitari, ciò richiedeva anni se non decenni. «La sfida più grande risiede ora nella logistica e nell’organizzazione - la puntualizzazione di Daniel Willi, responsabile della misurazione nazionale geodetica presso Swisstopo - Occorre una buona pianificazione per garantire che le diverse squadre, il materiale necessario e i veicoli siano operativi nel posto giusto e al momento giusto».

Il posizionamento preciso è importante non solo per SwissTopo, ma anche per tutti gli utenti di geodati in Svizzera, in particolare nella misurazione ufficiale, dove vengono rilevati e tracciati i confini delle proprietà. In particolare, i punti fissi permettono la costruzione di infrastrutture come ponti, strade o condutture, circostanza che non sarebbe possibile senza la determinazione dell’esatta posizione.

«La campagna di misurazione in atto in questi mesi sostiene così indirettamente il lavoro di tutti gli utenti che fanno affidamento su coordinate precise - hanno fatto notare dall’Ufficio federale di Topografia -. Per determinare la posizione di un punto fisso e anche per la misurazione di “controllo corrente”, un ricevitore registra i segnali di almeno quattro satelliti nell’arco di due giorni. Questo permette di ottenere una precisione nell’ordine del millimetro». Il tutto nel nome di quella precisione che storicamente ha contrassegnato la vicina Confederazione.

Il Cervino

In base ai report diffusi in questi anni, non tutte le Alpi si “muovono” nella stessa direzione. Il Cervino ad esempio - una delle vette simbolo della Svizzera con i suoi 4478 metri - si muove dolcemente avanti e indietro una volta ogni due secondi. Lo ha certificato una rilevazione dell’Università di Monaco.

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